Nella giornata di mercoledì 26 aprile l’ex presidente del Brasile Jair Bolsonaro è stato ascoltato dalle forze dell’ordine, in merito alla questione relativa al tentato golpe effettuato dai suoi sostenitori per contestare la vittoria di Lula ma, anche, in merito a un video condiviso dallo stesso leader di destra sui social, dove dichiarava che le elezioni erano state truccate. A seguito della sua comparizione davanti agli inquirenti, i suoi oppositori hanno rilasciato diverse dichiarazioni e pensieri provocatori in merito alla faccenda.
Il comportamento di Bolsonaro ha suscitato gravi preoccupazioni a livello internazionale, a causa del suo atteggiamento antidemocratico, con molti esponenti dell’ opposizione che lo considerano, tutt’ora, una minaccia per la democrazia brasiliana e un esempio del deterioramento della situazione politica nel paese. Nonostante le critiche, Bolsonaro si è sempre difeso negando qualsiasi coinvolgimento e promettendo di resistere alle pressioni dell’opposizione e dei media che, a suo dire, lo attaccano ingiustamente.
Tuttavia, il fatto che sia stato interrogato dalla polizia federale, nell’ambito di un’indagine penale sulla presunta complicità nel tentativo di colpo di stato di gennaio, non fa altro che alimentare le preoccupazioni e le perplessità sulla sua condotta politica e sulla sua integrità.
La comparizione di Bolsonaro davanti agli investigatori
La polizia brasiliana ha chiesto a Bolsonaro una comparizione per essere ascoltato in merito all’assalto al parlamento brasiliano, messo a segno dai sostenitori del leader che non hanno accettato la sconfitta della destra in Brasile.
La domanda centrale dell’indagine è se Bolsonaro abbia avuto un ruolo attivo o meno nell’organizzazione del tentativo di colpo di stato avvenuto a gennaio. Bolsonaro ha trascorso più di due ore in compagnia degli investigatori della polizia mercoledì mattina, rispondendo alle loro domande fornendo spiegazioni riguardo ai suoi comportamenti e dichiarazioni. L’indagine penale sul presunto colpo di stato ha scosso la politica brasiliana e sollevato preoccupazioni a livello internazionale riguardo alla stabilità del paese.
Bolsonaro ha sostenuto di non avere mai partecipato o appoggiato un colpo di stato e di aver sempre rispettato la democrazia. Alcuni oppositori politici, tuttavia, hanno affermato che le sue parole e le sue azioni hanno contribuito ad alimentare la tensione politica. La situazione politica e istituzionale del Brasile rimane ancora delicata, e molti osservatori internazionali seguono con attenzione gli sviluppi dell’indagine penale e delle possibili mosse future di Bolsonaro.
Gli investigatori stanno portando avanti indagini mirate a indentificare gli autori delle violenze per poi punirli, ma è anche posta la massima attenzione verso gli organizzatori dei disordini.
Flavio Dino, ministro della Giustizia, ha dichiarato che, a suo avviso, i generali dell’esercito sono coinvolti e li ha definiti “traditori”. Affermando anche che: “Vanno in giro a definirsi patrioti ma sono traditori”.
L’ex capo di Stato è stato ascoltato dalla polizia anche in merito a un video condiviso sui social in merito alle elezioni presidenziali nelle quali ha vinto il suo sfidante Lula.
Nel video condiviso su Facebook, Bolsonaro ha sostenuto, senza alcuna prova, che le autorità elettorali abbiano manipolato i risultati delle elezioni che lo avevano dichiarato sconfitto. Data la gravità delle accuse espresse da Bolsonaro, la polizia ha deciso di valutare anche il video come un possibile fattore scatenante degli atti vandalici e delle aggressioni contro le istituzioni. Pertanto, è stato chiamato a fornire spiegazioni in merito e ad assumersi le eventuali responsabilità delle conseguenze delle sue affermazioni.
La versione daga dall’ex presidente alla polizia
Secondo i media locali, Bolsonaro avrebbe dichiarato di non avere prove concrete di frode elettorale, ma di aver postato il video per errore, sostenendo di essere stato influenzato dal farmaco che aveva assunto a seguito della sua ospedalizzazione negli Stati Uniti.
Questa è stata la giustificazione fornita dal politico per spiegare il motivo per cui aveva condiviso un video così controverso e senza alcuna prova.
Tuttavia, molti critici dell’ex presidente hanno espresso scetticismo sulle sue dichiarazioni, ritenendole poco credibili e hanno affermato che il video è stato, a loro avviso, pubblicato intenzionalmente per alimentare la disinformazione sull’integrità del sistema elettorale brasiliano.
Gli oppositori politici di Bolsonaro hanno fatto ironia sull’affermazione dell’avvocato del presidente, Daniel Tesser, riguardo il discostarsi completamente da atti antidemocratici e comportamenti destabilizzanti dell’ordine democratico.
Bolsonaro ha una lunga e documentata storia di critiche all’integrità delle istituzioni democratiche e del sistema di voto elettronico brasiliano, per questo l’opposizione brasiliana ha commentato le dichiarazioni del suo avvocato in maniera provocatoria.
Gleisi Hoffmann, presidente del Partito dei lavoratori di Lula, ha scritto su Twitter: “Ha le orecchie, il muso e la coda di un golpista e dirà alla polizia federale che non è un golpista?!”.
Non si tratta dell’unico problema legale che dovrà affrontare il leader nei prossimi mesi e, secondo l’opinione pubblica, Bolsonaro potrebbe essere privato dei diritti politici anche a causa della disinformazione online.
In aggiunta, c’è un’accusa riguardo al sospetto che abbia cercato di appropriarsi illegalmente di milioni di dollari di gioielli donati dal governo dell’Arabia Saudita, che sta provocando un crescente scandalo. In tutto, ci sono almeno 16 indagini separate che l’ex presidente deve affrontare, rendendo la situazione ancora più complicata per lui.
Sembra che ora la destra brasiliana stia valutando chi potrebbe prendere il posto di leader all’interno del partito, nel caso in cui le elezioni presidenziali del 2026 risultino impossibili per Bolsonaro e, stando a quanto riferito dal Guardian, la moglie Michelle potrebbe essere una delle opzioni.