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E’ il personaggio più conosciuto della storia, ma qual era il vero nome di Gesù Cristo? Di lui si sa ciò che le Sacre Scritture, Vangeli in primis, ci hanno tramandato e, religione a parte, è indubbio che sia stato un personaggio storico rivoluzionario. Indagando un po’ più da vicino i testi sacri, tuttavia, ci accorgiamo che, oltre a scoprire qualcosa in più circa la sua reale identità, ‘Gesù‘ non era il suo nome vero, perlomeno non quello riportato nella Bibbia. ‘Gesù’, infatti, è la trascrizione in italiano del nome greco Ỉησοῦς (Iesùs) a sua volta tradotto dall’aramaico Yehoshùa che significa Dio è salvezza. L’appellativo ‘Cristo‘, invece, è un aggettivo sostantivato (indica, cioè, una qualità ben precisa) e deriva dal verbo greco χρίω che vuol dire ‘ungere‘. L’aggettivo ‘unto‘ assume così il significato di ‘prescelto‘, lo stesso del termine aramaico mašíaḥ, da cui deriva l’appellativo ‘messia‘.
Per conoscere qual era il vero nome di Gesù Cristo, dunque, bisogna far riferimento alla traduzione in greco dell’aramaico Yehoshùa da cui deriva la forma italianizzata che conosciamo. Lo stesso nome, tuttavia, si trova anche nell’Antico Testamento, tradotto però col nome di Giosuè. Questa incongruenza – dovuta ad un errore di traduzione della traduzione – portò ad utilizzare il medesimo nome per indicare due persone diverse, Gesù il Cristo e Giosuè, colui che guidò le dodici tribù d’Israele dopo l’esodo dall’Egitto.
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In realtà, il vero nome di Gesù non era neppure Yehoshùa – peraltro molto diffuso al tempo dei fatti evangelici – ma Yeshùa, di cui era la forma abbreviata. Il significato di questo nome (Dio è salvezza), è ben spiegato nel passo del Vangelo che narra dell’Annunciazione, quando l’Angelo Gabriele appare in sogno a Giuseppe e gli dice: ‘… Essa (Maria) partorirà un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati’. In ebraico, dove è comprensibile il gioco di parole, il versetto recita: vekarata et-shmò yeshùa ki yoshia et-amò, dove sia il nome, Yeshùa, che il verbo, oshua (da cui yoshia), hanno lo stesso significato, ossia salvare.
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Ragionando su qual era il vero nome di Gesù Cristo è bene fare anche un’altra considerazione: a quei tempi, e in quel tipo di mentalità, i nomi propri avevano una valenza particolare: nel nome, infatti, era racchiusa tutta l’identità di una persona, il suo carattere e il suo destino – (ad esempio è lo stesso Gesù che, rivolgendosi a Simone, gli dice: ‘… tu sei Pietro, e su questa pietra edificherò la mia chiesa’). Allo stesso modo, nel nome Yeshùa è racchiuso tutto il significato profondo legato alla vita e alla morte di quest’uomo che, con il suo messaggio e con l’esempio, ha rivoluzionato la storia dell’umanità.
Alla domanda qual era il vero nome di Gesù, dunque, la risposta è molto semplice: Yeshùa, il nome con cui i suoi contemporanei lo chiamavano. Mentre Gesù (così come, ad esempio Pietro, Matteo o Maria – i cui nomi originali erano Kefa, Matài e Miryàm) è una derivazione dal latino Iesus, il nome adottato nella Bibbia tradotta in latino da cui ebbe origine la forma italianizzata.