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Esenzione bollo auto: quando non si paga la tassa automobilistica

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Bollo auto free? Magari, sospirano in molti tra gli automobilisti. Secondo molti sondaggi ripetuti nel tempo infatti, il bollo auto, cioè la tassa di possesso dei veicoli, è una delle imposizioni fiscali più odiate in assoluto, ed è facile capire perché: si viene tassati non per finanziare un servizio ma per il solo fatto di possedere un veicolo. Fortunatamente esistono delle esenzioni bollo auto, parziali o totali, per alcune categorie di veicoli o persone, a seconda di quanto prevedono di volta in volta le norme vigenti in materia. Lo scopo dell’esenzione è anche rilanciare il mercato automobilistico favorendo la possibilità di acquistare un’auto nuova avendo così diritto all’esenzione del bollo per un certo numero di anni, a maggior ragione se il veicolo in questione è a basso impatto ambientale. Vediamo in dettaglio cosa accade per il bollo sulle auto d’epoca, l’esenzione bollo auto per la legge 104 e le altre varie casistiche.

Esenzione bollo auto storiche

Dal 2015 è cambiata la legge circa auto storiche e bollo: non esistono più esenzioni per le auto immatricolate da 20 a 29 anni, inoltre una successiva sentenza della Corte costituzionale del 2016 ha cancellato quelle leggi regionali che ancora prevedevano l’esenzione bollo per auto storiche. Sono possibili oggi solo piccole riduzioni, di solito del 10 per cento e solo se il veicolo è iscritto nei registri storici. Si deve controllare nella propria Regione. Il bollo auto epoca è ancora in vigore solo per le vetture immatricolate da più di 30 anni: l’esenzione in questo caso è automatica, non si deve fare nulla. Però se il veicolo è usato per la circolazione, si deve pagare comunque una tassa di circolazione, il cui importo varia a seconda delle regioni, ma mediamente non supera i 30 euro.

Esenzioni per auto ecologiche

Le esenzioni bollo auto gpl e per altri tipi di auto ecologiche sono molto variegate, a seconda del tipo di alimentazione ma anche dalle Regioni, oltre a quanto dicono le normative nazionali. Parliamo sempre di auto nuove: in alcuni casi si considera il primo periodo fisso dall’immatricolazione, cioè un anno a partire dal 1 gennaio, 1 maggio o 1 settembre. Dove non è indicato l’esenzione parte sempre dalla data d’immatricolazione. Per quanto riguarda i veicoli Auto alimentati esclusivamente a gas, l’esenzione bollo auto gpl è a vita in Piemonte e Lombardia, nella Provincia autonoma di Bolzano è di 3 anni, con successiva riduzione del 75 per cento, la Provincia autonoma di Trento prevede esenzione di 5 anni poi riduzione del 75 per cento, esenzione per il periodo fisso + 5 anni, poi riduzione del 75 per cento in Basilicata e Puglia. In tutte le altre Regioni c’è una riduzione del 75 per cento a vita.

Altro capitolo riguarda le esenzioni bollo auto per veicoli elettrici, ibridi e in generale tutto il parco mezzi definito ‘green’: per queste auto la normativa nazionale prevede un’esenzione di 5 anni, successivamente si paga un bollo ridotto del 75 per cento. Ma aumentano le Regioni dove le auto elettriche sono esenti, come Lombardia, Piemonte, e in tempi più recenti la Campania, il Lazio, il Veneto e anche Emilia Romagna, hanno introdotto con nome regionali l’esenzione dal pagamento del bollo auto. Di seguito le fattispecie di esenzione bollo auto previste in determinate regioni o province autonome in Italia.

  • Esenzione bollo auto Trento: nella Provincia autonoma di Trento esenzione di cinque anni per i veicoli metano-benzina, gpl benzina ed elettrico-benzina.
  • Esenzione bollo auto Bolzano: niente bollo auto nella provincia autonoma di Bolzano per i primi tre anni dall’acquisto di un veicolo nuovo (ovvero dal giorno dell’immatricolazione) purché sia a idrogeno, metano, gpl o ibrido.
  • Esenzione bollo auto Veneto: tutti i veicoli ibridi non pagano il bollo auto per tre anni.
  • Esenzione bollo auto Lombardia: sconto sul bollo auto per i veicoli ibridi a ricarica esterna immatricolati tra l’1 gennaio 2015 e il 31 dicembre 2017 ma solo se con sistema benzina-elettrico o gasolio-elettrico (quindi no idrogeno), la riduzione del bollo auto è del 50% per tre anni.
  • Esenzione bollo auto Liguria: chi ha comprato un veicolo ibrido a partire dall’1 gennaio 2016 non paga il primo bollo e nemmeno nei quattro anni successivi.
  • Esenzione bollo auto Emilia Romagna: chi ha immatricolato un’auto ibrida di qualsiasi natura tra l’1 gennaio 2016 e il 31 dicembre 2016 non paga né il primo periodo fisso né i due anni successivi.
  • Esenzione bollo auto Marche: ogni ibrido di qualsiasi natura immatricolato dal 2017 in poi gode dell’esenzione del bollo auto per il primo anno e per i cinque successivi.
  • Esenzione bollo auto Umbria: zero bollo auto per gli ibridi benzina-elettrico o gasolio-elettrico immatricolati dal 2016 al 2017.
  • Esenzione bollo auto Lazio: esenzione per le auto ibride per i primi tre anni dall’immatricolazione.
  • Esenzione bollo auto Campania: le esenzioni per il bollo auto sono previste per chi ha auto ibride (benzina-elettrica oppure benzina-idrogeno).
  • Esenzione bollo auto Puglia: esenzione per tutti i veicoli ibridi immatricolati a partire dal 2014, l’esenzione riguarda il primo periodo fisso ed i cinque anni successivi.

Bollo auto per disabili, le esenzioni per la 104

E veniamo adesso all’esenzione bollo auto per disabili, di proprietà di una persona affetta da patologia di disabilità o di un familiare a carico: tutte queste categorie godono dell’esenzione del pagamento del bollo previa richiesta alla propria regione. Questa esenzione bollo auto con legge 104 e per i disabili è valida per i seguenti portatori di handicap: non vedenti, sordomuti, portatori di handicap psichico o mentale, disabili con grave limitazioni delle capacità deambulatorie e disabili con ridotte capacità motorie. In questo caso, l’esenzione del bollo è prevista su veicoli non superiori ai 2.0 litri benzina e 2.8 litri diesel. Ogni regione convenzionata con l’Aci applica le sue regole. A questo proposito rimandiamo ai siti regionali dell’Aci relativi all’esenzione del bollo auto per disabili nelle tredici regioni convenzionate e nelle due province autonome convenzionate:

Giulio Ragni

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