A che punto siamo con le risorse finanziarie spese fino a questo momento del Pnrr? E quanti sono i soldi che devono essere ancora spesi? Facciamo il punto.
Nei giorni scorsi la Corte dei conti ha sottolineato che delle risorse finanziarie messe in campo rimangono ancora da utilizzare circa 166 miliardi di euro. Fino a questo momento ne sono stati impiegati quasi 25 miliardi.
Fino a oggi il plafond di risorse è stato destinato ai crediti d’imposta al mondo imprenditoriale e ai bonus edilizi, tra cui il Superbonus. Il report sul coordinamento della finanza pubblica prodotto dalla Corte dei conti mette in evidenza quanti soldi sono stati spesi e quanti ne devono essere ancora spesi entro la fine del 2026.
I magistrati contabili hanno pubblicato un rapporto che mette in evidenza quanti soldi del PNRR sono stati spesi fino ad oggi e quante risorse dovranno essere spese entro la fine dell’anno 2026. Sono circa 26 i miliardi di euro che sono stati spesi fino a questo momento e la parte rimanente ammonta a circa 166 miliardi di euro. Questo dato contabile non deve assolutamente far pensare erroneamente che ci sia un ritardo nello spendere i fondi destinati all’Italia dall’UE nell’ambito di Next Generation Eu.
Il documento pubblicato dai magistrati contabili sottolinea che
“diversi gradi di progresso non sono necessariamente emblematici di eventuali ritardi”.
Per i progetti che devono essere realizzati nel corso dell’anno 2026, è chiaro che ad oggi le risorse finanziarie stanziate non siano state ancora utilizzate. Il plafond troverà allocazione nel futuro. Nel corso del corrente anno l’Italia dovrebbe spendere quasi 34 miliardi di euro, ma nei primi cinque mesi ne sono stati spesi poco più di un miliardo. Gli altri 33 miliardi di euro devono trovare una corretta allocazione.
Il documento pubblicato dalla Corte dei conti mette in evidenza che fino a questo momento sono stati spesi quasi 26 miliardi di euro. Di queste risorse finanziarie poco più di 14 sono state utilizzate per i crediti d’imposta alle aziende e per i bonus edilizi. Solamente poco più di 2 miliardi di euro sono stati utilizzati per opere ed investimenti.
Sull’utilizzo delle risorse del PNRR è intervenuto anche il ministro degli Esteri, Antonio Tajani:
“I problemi che abbiamo noi li hanno tutti”.
Tutti i Paesi del blocco UE stanno revisionando i progetti ed occorre una buona dose di flessibilità. L’Italia necessita di correggere il tiro e di apportare le giuste correzioni. I controlli espletati dalla Corte dei conti sono giusti e l’Italia sarà in grado di centrare gli obiettivi e per incassare la terza rata di finanziamento dei fondi spettanti.
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