Lavare i panni sporchi è indispensabile per la cura sia di noi stessi e della nostra persona sia della casa. Ma quanto consuma la lavatrice a 30 gradi? Ecco, a tal proposito, tutto quello che c’è da sapere su tale argomento.
Da quando il progresso e la tecnologia sono diventati parte integrante della nostra vita, molte delle nostre azioni quotidiane sono state rese molto più agevoli. Pensiamo alla comodità dell’aspirapolvere elettrica e della lavatrice, ad esempio, due elettrodomestici che, ad oggi, noi tutti possediamo.
La seconda, in particolar modo, è stata una vera e propria rivoluzione, in quanto ha reso molto più semplice, veloce e meno faticoso provvedere al lavaggio di biancheria e abbigliamento. In fondo, tutti noi amiamo avere nell’armadio capi sempre puliti e profumati con il minimo sforzo, e questo è possibile proprio grazie a tale invenzione. Come tutto ciò che è inerente al progresso, però, anche fare la lavatrice ha un costo.
Il consumo di questo straordinario elettrodomestico dipende da una serie di fattori, tra cui vi è non solo la classe di energia, ma anche il programma e la temperatura dell’acqua che si sceglie di impostare. Quali sono, ad esempio, i costi di un lavaggio in lavatrice a 30 gradi? Scopriamolo insieme.
Lavare il bucato è indispensabile, così come lo è anche cercare di risparmiare quanto più denaro possibile. La crisi attualmente in corso, infatti, ha messo tutti noi nelle condizioni di dover ponderare le spese, anche quelle che prima, in linea generale, non risultavano essere un problema. Tra i rincari che hanno maggiormente colpito le famiglie italiane, si sa, c’è anche quello dell’energia elettrica, fondamentale anche per l’utilizzo della lavatrice stessa.
Ciò non toglie, però, che tale elettrodomestico debba comunque essere utilizzato. Per questo motivo, è bene conoscerne i relativi consumi inerenti sia alla corrente sia al denaro. Nel caso in cui impostassimo lavatrice a 30 gradi, ad esempio, in un’ora di utilizzo consumeremmo indicativamente 400w, e ciò si traduce in un costo di circa venti centesimi.
A giocare un ruolo fondamentale, come precedentemente accennato influisce anche la classe energetica dell’apparecchio, insieme a una serie di altri fattori ai quali, se si ha intenzione di risparmiare, è necessario prestare attenzione.
Più numerosa è la famiglia, più lavatrici si fanno durante la settimana. Questo si traduce, però, anche in un maggior dispendio di denaro, a meno che non si seguano alcune semplici accortezze fin dal momento dell’acquisto dell’elettrodomestico.
Per prima cosa, infatti, per avere la possibilità di risparmiare è necessario scegliere apparecchi appartenenti a una classe energetica alta, come quella denominata “A+++”, ad esempio. Secondo l’ENEA, infatti, utilizzare una lavatrice appartenente alla suddetta classe di energia con un carico 6kg consuma circa 154kw/h in un anno intero. Lo stesso carico associato a una lavatrice di classe D, invece impiega in media 290kw/h.
A seguire, evitare il prelavaggio; caricare in maniera adeguata il cestello (né troppo, né troppo poco) e scegliere il giusto programma e la corretta temperatura dell’acqua possono influire positivamente non solo sulle bollette, ma anche sul nostro bilancio economico familiare.
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