Molto spesso ci si chiede: cosa fanno i proprietari di uno stabilimento balneare dopo i tre mesi di stagione? Sapete quanto guadagnano?
Andiamo in vacanza e ci rechiamo in uno stabilimento balneare. Tutti coloro che lo gestiscono li vediamo al mattino, al pomeriggio e alla sera, ogni giorno e sembra che la stanchezza per loro non esista. Ma cosa fanno dopo questi tre mesi intensi di lavoro quando devono chiudere? Sapete quanto guadagnano?
Tra le domande che in tanti si pongono, oltre a quanto potrebbe guadagnare un bagnino, in questo periodo, tanti si pongono un altro quesito: quanto guadagnano i proprietari degli stabilimenti balneari. Questo quesito non è del tutto semplice anche perché ci sono molteplici variazioni che coinvolgono i singoli anni che è difficile comprendere quanto effettivamente si mettono in tasca alla fine della stagione. Tuttavia, ci sono delle considerazioni da fare che ci aiuteranno a capire meglio.
Il primo punto da tenere in considerazione è la contabilità e per contabilità si intendono le cifre relative alle entrate e alle uscite di ogni singolo giorno. Chiaramente si considera una media sia della bassa stagione che di quella alta. Infatti, non bisogna solo tener presente dell’ombrellone e dei lettini, ma di tutti i servizi che lo stabilimento offre.
Si parla quindi del parcheggio auto, del bar, della cabina e di eventuali servizi di ristorazione e così via. Infatti, possiamo dire che i lettini e l’ombrellone è solo una piccolissima parte di quanto dovrà essere conteggiato. Il secondo elemento da considerare è che l’uomo punta a dirigersi dove c’è l’affare perché mai andrebbe incontro ad una perdita certa. Chiaro, questa è una deduzione ma è tenere in considerazione per tirare le somme.
Quando andiamo in vacanza e andiamo a prenotare il posto della spiaggia non ci rendiamo effettivamente conto di quanto lavoro c’è dietro. Ecco perché, molto spesso, i prezzi non sono così convenienti. A rispondere a tale domanda è una ricerca effettuata dal Codacons resa nota nel mese di giugno.
In media, un ombrellone con due lettini affittati per un intero weekend costano dai 30 ai 35 euro, anche se in alcuni stabilimenti notiamo dei picchi stratosferici. Questa cifra però si limita a considerare solo ed esclusivamente ciò. A questo andremo ad aggiungere il servizio bar, la cabina e la doccia, il parcheggio, la ristorazione e tutto quello che un bagno offre. Chiaramente, più servizi sono garantiti al consumatore e maggiore sarà il guadagno medio lordo.
Parliamo di cifre? Una famiglia composta da genitori e figli per una sola giornata al mare si spenderà dai 100 ai 110 euro. Ora, consideriamo la stagione intera quindi quella calcolata sulla base dei tre mesi di lavoro pieno. In media uno stabilimento balneare incasserà circa 160 mila euro anche se ovviamente ci sono zone e zone. Infatti, alcuni arrivano persino a superare il milione di incasso.
Passiamo ora ai costi. La concessione della spiaggia non scende mai di 2500 euro all’anno e a ciò si aggiungono le cifre inerenti alle uscite burocratiche come ad esempio la spazzatura, le tasse, l’IVA e così via. Inoltre, teniamo presente che se la conduzione non è prettamente familiare, i costi sono elevati perché ad esempio un bagnino ha uno stipendio mensile che supera persino i 2000 euro.
La nostra domanda iniziale era quanto un proprietario di uno stabilimento balneare guadagna in tre mesi di attività. La risposta come abbiamo visto è molto relativa in quanto dipende da una serie di fattori. Uno che non abbiamo citato, ma che è molto importante è la posizione e la zona dello stabilimento stesso. Ad ogni modo, abbiamo potuto capire che si tratta tutto sommato di un ottimo investimento e che il rapporto tra tempo, rischio e ritorno è interessante.
Il guadagno maggiore si avrà durante i due mesi principali, ossia luglio e agosto, ma c’è da considerare che uno stabilimento è disponibile al consumatore da maggio a settembre. Da considerare che se un impiegato è assunto per 40 ore settimanali, un addetto alla spiaggia ne lavorerà almeno il doppio.
In conclusione possiamo affermare che il proprietario di uno stabilimento balneare avrà un ottimo incasso alla fine della stagione anche se c’è da tenere in considerazione il rischio del tempo, ad esempio. Una giornata di pioggia e di temporale costerà molto caro ai gestori.
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