Governare Roma rischia di essere il lavoro più difficile e peggio pagato d’Italia. Lo stipendio del sindaco della Capitale d’Italia non è così alto come ci aspetteremmo visti i soldi che prendono collaboratori e personale dello staff. Nei primi due mesi dall’insediamento di Virginia Raggi in Campidoglio la questione stipendi è stata al centro dell’attenzione e non per quanto percepirà la prima cittadina. La sindaca del M5S ha infatti scelto Carla Ranieri, magistrato, come capo di gabinetto: per lei uno stipendio da 193mila euro che ha fatto gridare più d’uno allo scandalo. A fronte di un guadagno più che generoso, c’è chi decide di rinunciare a cariche comunali perché lo stipendio è troppo basso. Si tratta di Agostino Cipolletta e Paolo Morricone, eletti consiglieri nel XIV Municipio di Roma (lo stesso dove abita la sindaca) che hanno dato le dimissioni ancora prima di iniziare: per loro lo stipendio era troppo basso. Ma quanto guadagna il sindaco di Roma? Facciamo i conti.
In realtà, lo stipendio di un primo cittadino è composto da diverse voci, a partire dall’indennità principale, ossia il fisso retributivo. Come per tutti i ruoli istituzionali, lo stipendio del sindaco di Roma è stabilito per legge, in particolare dal decreto 119 del 4 aprile 2000, che recepisce quanto stabilito dalla legge Bassanini. Il calcolo della retribuzione per tutti i sindaci d’Italia segue una tabella che lo proporziona al numero di abitanti del comune: più sono i cittadini da amministrare, più è alto lo stipendio.
Secondo la tabella, il primo cittadino di un comune sopra i 500mila abitanti dovrebbe percepire circa 18mila euro. La cifra però può essere di molto inferiore in base ad alcuni fattori molto importanti: se per esempio le casse comunali versano in uno stato pessimo, l’indennità viene abbassata. Se poi il sindaco è un lavoratore dipendente o un pensionato, lo stipendio viene tagliato della metà, a meno di chiedere l’aspettativa per tutto il mandato.
L’indennità può essere anche aumentata: se la percentuale delle entrate del bilancio comunale è superiore alla media regionale, al sindaco spetta un aumento del 3% a cui si può aggiungere un + 2% se la spesa procapite dell’ultimo bilancio approvato, è superiore alla media regionale.
Non è il caso del sindaco di Roma però. L’ultimo dato che abbiamo per certo è quanto dichiarato dall’ex primo cittadino della Capitale, Ignazio Marino, che confermò uno stipendio di 4.500 euro netti. A questi si devono aggiungere i rimborsi per le spese documentate sostenute nelle missioni e la carta di credito comunale dal plafond illimitato, la voce che, in mezzo ad altri scandali, portò alle dimissioni dell’ex sindaco PD.
La Raggi, in campagna elettorale, promise che avrebbe tagliato la carta di credito comunale in uso al sindaco se eletta: a oggi non è possibile capire se ha mantenuto la promessa perché, nel momento in cui scriviamo, il sito del comune di Roma, alla voce delle spese, è offline.
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