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Vi è mai capitato di non riuscire a dormire e di temere di non potervi più addormentare? E’ certamente capitato a tutti di passare qualche notte in bianco, ma quanto si può sopravvivere senza dormire? E’ noto che la mancanza di sonno porta a un eccesso di irritabilità, stress, ridotta concentrazione e riflessi, ma se l’assenza di sonno si protrae per diversi giorni, a cosa si va incontro? Cosa succede concretamente al nostro corpo e alla nostra mente?
Le ragioni della mancanza di sonno
Le ragioni che portano all’assenza di sonno sono molteplici: si va dalla comune insonnia (ecco 10 modi per combatterla), che può colpire chiunque nel corso della vita, a una rara malattia genetica, che può condurre persino alla morte. Anche la ‘sola’ insonnia però può portare a esiti devastanti: con il trascorrere dei giorni può generare allucinazioni persistenti e perdita della memoria a breve termine, oltre all’irritabilità di cui abbiamo parlato in apertura. Esiste poi una patologia genetica che inibisce il sonno, si tratta dell’insonnia familiare fatale: una condizione, che dopo mesi di assenza di sonno e sofferenze enormi, conduce il soggetto alla morte. Secondo quanto riportato dallo scrittore Massimo Polidoro sul suo sito, il primo caso noto è quello di un italiano, un uomo di Venezia, deceduto nel 1765.
Quanto si può sopravvivere senza dormire? Casi storici
Lo studio scientifico del sonno è stato particolarmente approfondito negli ultimi anni, tuttavia i risultati ottenuti dalle diverse ricerche sono stati spesso contraddittori: ad oggi non è ancora stato possibile stabilire con certezza un tempo assoluto entro il quale, in assenza di sonno si muore, e nemmeno le cause che condurrebbero effettivamente al decesso. Secondo alcuni studiosi, la privazione del sonno, porta inevitabilmente ad alterazioni psicotiche, mentre secondo altri ricercatori, che hanno condotto studi fondati sempre su base empirica, i sintomi psicotici che si osservano durante la privazione di sonno sono il frutto di uno stress eccessivo e non della mancanza di qualche funzione fondamentale svolta dal sonno.
Anche in passato sono stati condotti numerosi studi ed esperimenti, per capire quanto un essere umano potesse sopravvivere all’assenza totale di sonno. Uno degli esperimenti più noti condotti sui topi, pare dimostrare che, a lungo andare (anche se non è stato possibile stabilire un tempo preciso), la mancanza prolungata di sonno porta inesorabilmente alla morte. Non sono nemmeno note le cause che portano al decesso.
Nel secolo scorso, precisamente nel 1964, c’è stato un individuo che ha scelto di farsi monitorare in un periodo di assenza di sonno: è la storia di Randy Gardner, un diciassettenne di San Diego, che voleva stabilire il record della persona che resisteva di più senza dormire. Nella sua impresa è stato seguito da alcuni studiosi del sonno di Stanford. La sua forza gli ha permesso di resistere 11 giorni senza dormire, non certo senza problemi: ad un certo punto ha iniziato ad accusare problemi alla vista, deficit cognitivi legati alla memoria e alla parola. Le allucinazioni sono arrivate soltanto alla fine.
C’è qualcuno che molti anni dopo è riuscito a battere il suo record, anche se soltanto per alcune ore in più: è successo nel 2007 e lo scettro di vincitore è passato nelle mani Tony Wright.
Quanto si può sopravvivere senza dormire? In conclusione, nessuno possiede ancora una risposta certa: è un ambito, quello del sonno, che lascia sospesi ancora moltissimi interrogativi e che senza dubbio solletica la curiosità degli scienziati e nondimeno di noi ‘comuni mortali’.
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