Quasi 7mila migranti a Lampedusa: il Comune proclama lo stato di emergenza

Il Comune di Lampedusa ha proclamato lo stato d’emergenza, dopo l’ondata di sbarchi delle ultime ore. Caos nel pomeriggio al porto, il parroco: “Qui è la situazione è apocalittica”. La Francia promette di blindare il confine a Ventimiglia, mentre la Germania decide per sospensione dell’accoglienza volontaria dei richiedenti asilo dall’Italia.

Migranti giunti a Lampedusa in attesa dei trasferimenti, 13 settembre 2023
Migranti giunti a Lampedusa in attesa dei trasferimenti, 13 settembre 2023 – Nanopress.it

Situazione drammatica oggi a Lampedusa, dopo gli arrivi – 6.762 – delle ultime ore. Sull’Isola anche momenti di tensione e interventi delle forze dell’ordine, poi l’ordine nel pomeriggio è stato ripristinato. Caos nella distribuzione del cibo e nelle file per essere trasferiti, tra i profughi stremati e affamati. Il Comune decide per la proclamazione dello stato di emergenza, mentre l’Onu lancia un messaggio all’Ue: “Si condividano gli sforzi“.

Sbarchi, Lampedusa proclama lo stato di emergenza

La decisione nel pomeriggio del consiglio comunale di Lampedusa è stata quella di proclamare lo stato di emergenza cittadino. Troppo forte l’onda d’urto degli sbarchi degli ultimi tre giorni, che hanno portato a terra quasi 7mila persone. Lo ha annunciato Filippo Mannino, che ieri e da mesi si sgola tra richieste di aiuto e sforzi governativi ufficiali e concerti. Nella giornata odierna un gruppo di cittadini aveva manifestato con un sit-in davanti al Municipio, poi è arrivata la riunione del consiglio con l’odg: “Abbiamo ribadito quello che chiediamo da mesi, ossia cercare di bypassare l’isola con le navi in rada” ha detto Mannino.

A Lampedusa non sono mancati i momenti di tensione nel pomeriggio, con agenti della Guardia di Finanza che hanno dovuto contenere la calca. I migranti hanno iniziato ad agitarsi con la richiesta di lasciare il molo, poi è arrivata anche una carica di alleggerimento, dopo che questi avevano tentato di superare il cordone degli agenti. Chi doveva essere fatto salire sul bus era rimasto a terra, non riuscendo a passare tra la folla, da lì le tensioni. Successivamente, tramite il bracciale che viene consegnato ai migranti in arrivo, è avvenuto il trasferimento.

Ma la situazione, come denunciato da padre Carmelo Rizzo è tutt’altro che tranquilla a Lampedusa. Il parroco locale, intervenuto su Stranierinitalia.it, ha raccontato di scene “apocalittiche, drammatiche e tragico” oggi sull’Isola. Non si smaltisce la spazzatura, l’acqua arriva dalla terraferma, le scorte della croce rossa non bastano, dice Rizzo, e il momento è di assoluta allerta.

Volontari e suore hanno fornito acqua e brioche ai profughi in attesa del trasferimento sul molo, i migranti – tutti molto giovani – hanno atteso il loro turno per transitare in altri porti seduti per terra, stremati, provati e impauriti.

Anche quello della distribuzione del cibo è stato un momento di grande caos. Nel momento in cui i volontari hanno aperto le linee, la gente ha iniziato ad accalcarsi per arrivare all’acqua e al cibo per il timore che non ci fosse abbastanza da mangiare per tutti. I volontari della Croce Rossa sono poi stati portati via dalla polizia, per evitare altre tensioni, poi una volta spiegato ai migranti che il cibo era sufficiente, la distribuzione è andata avanti senza interruzioni e disagi.

Nel pomeriggio sono iniziati i primi trasferimenti dei quasi 7mila migranti, di cui 257 minori non accompagnati. 720 erano già stato trasferiti con il traghetto Galaxy, in direzione Porto Empedocle, 300 imbarcati su una nave militare e 210 con la nave Cossyra, che domattina arriverà a Porto Empedocle. Altri 150 sono invece stati trasferiti dalla Guardia di Finanza insieme ad altri 90 in serata che partiranno intorno alle 22. In 180 raggiungeranno Bologna con un volo Oim. Tutte le procedure sono state emanate dalla Procura di Agrigento, in questo momento le forze dell’ordine stanno lavorando per cercare di alleggerire l’Isola il più in fretta possibile, e per mettere in sicurezza i migranti.

Francia e Germania chiudono le porte all’Italia, mentre l’Onu chiede a Bruxelles di condividere gli sforzi

A fare pressioni sul quadro tragico di Lampedusa ci ha pensato l’Onu, con un appello all’Europa. Gli sforzi dei Paesi di primo arrivo, dice il segretario Antonio Guterres, devono essere condivisi e il problema è di competenza Ue. I meccanismi di solidarietà non funziona, afferma il segretario generale delle Nazioni Unite, sottoleiando come i rifugiati e persone che si muovono dal loro Paese hanno diritto al rispetto in quanto umani: “C’è un modo per distinguere lo status di rifugiato. In ogni caso, è essenziale che ci sia la solidarietà europea“.

Migranti nell'hotspot di Lampedusa 13 settembre 2023
Migranti nell’hotspot di Lampedusa 13 settembre 2023 – Nanopress.it

Le risposte però da parte di Paesi membri come Francia e Germania non sono arrivate. Il ministro dell’Interno francese Gérald Darmanin ha affermato che il confine tra Mentone e Ventimiglia – autostrada dei fiori che viene utilizzata pre spostarsi tra Italia e Francia senza confini e caselli – verrò blindato perché: “L’aumento del flusso è del 100%”.

Lo stop dalla Germania arriva invece sul fronte richiedenti stato di asilo, che arrivano dall’Italia con il meccanismo della solidarietà volontaria. Lo ha cominciato il ministero dell’Interno a Welt, dichiarando che la decisione arriva a causa della “pressione migratoria e dei continui trasferimenti di Dublino”. I processi verranno rinviati fino a nuovo ordine, e l’Italia è stata già informata, affermano da Berlino. Flusso, continua ancora Horst Seehofer rilanciato da LaPresse, che sta mettendo sotto pressione la Germania che è dovuta arrivare alla sospensione dell’accoglienza volontaria dei richiedenti asilo dall’Italia.

Impostazioni privacy