Sono ore di preoccupazione in Veneto, dove un ragazzino di 14 anni risulta scomparso da ieri sera intorno alle 19.30.
Il giovane abita a Rovigo, dove è assistito da una comunità. Non è rientrato nell’alloggio che condivide con altri coetanei e dalle ipotesi degli investigatori – che hanno ascoltato a lungo gli educatori e chi lo ha visto per ultimo – dovrebbe essere nell’area dal Po. Si tratta della seconda tragedia in poche ore in Veneto, infatti oggi i sommozzatori e vigili del fuoco hanno recuperato il corpo di un ragazzo di 27 anni che si è tuffato senza più riemergere.
Minorenne scomparso nel Po
Un ragazzino di 14 anni risulta scomparso da ieri sera intorno alle 19.30, orario in cui doveva rientrare a casa. Sembra letteralmente scomparso nel nulla e il cellulare risulta staccato da ore.
Dell’adolescente si sono perse le tracce ieri e secondo quanto ricostruito dalle forze dell’ordine che hanno ascoltato chi doveva badare a lui, il ragazzo si trovava in una spiaggia libera a Gorino Veneto, in provincia di Rovigo, città dove vive. In una giornata di caldo si era recato alla foce del Po per trascorrere un sabato di relax ma non ha fatto più rientro a casa e quindi gli educatori della comunità che lo ospita, preoccupati, hanno allertato i carabinieri di zona.
Insieme ai vigili del fuoco sono impegnati battendo a tappeto tutte le zone dove si pensa che potrebbe essere andato il ragazzino. La speranza è quella di trovare una traccia, un indizio o qualsiasi cosa che possa aiutarli a capire dove sia. Difficile capire cosa sia successo, fra l’altro insieme a lui non c’erano amici e quindi nessun testimone di eventuali incidenti. Si presume però che sia accaduto proprio questo, ovvero un tuffo nell’acqua per un bagno rinfrescante, poi forse un infortunio mentre nuotava o la corrente che lo ha trascinato via.
Le ricerche proseguono senza sosta e sul posto sono state chiamate anche le unità cinofile, i droni, un elicottero della Guardia di Finanza e un’imbarcazione della Guardia Costiera.
Il giovane abita ad Ariano Polesine, nel territorio di Rovigo. In queste ore i responsabili del centro stanno cercando di aiutare come meglio possono le forze dell’ordine impegnate nelle indagini ma la versione è molto confusa e non è chiaro se il ragazzo sia davvero andato alla foce del Po per rilassarsi oppure sia stata una fuga. E poi ancora, si è tuffato volontariamente nel corso d’acqua oppure è successo qualcosa che ancora sfugge agli inquirenti? Tante domane e per ora, poche risposte. Più passano le ore e più le speranze di trovarlo vivo si affievoliscono ma in zona, tanti stanno partecipando volontariamente alle ricerche per aiutare questa famiglia.
Scavando nel passato del 14enne sono emersi dei dettagli particolari, infatti sembra che già in precedenza avesse manifestato comportamenti di disagio, tanto che appunto era affidato a una comunità per ragazzi difficili. Ieri sera era proprio con gli educatori del centro e gli altri adolescenti, quando poi si sarebbe allontanato. I suoi effetti personali sono stati trovati vicino all’acqua del Po e le ricerche sono focalizzate proprio su questo punto, chiamato Foce 4.
Visto il territorio a tratti abbastanza impervio, ad operare sul posto ci sono anche degli operatori esperti in topografia per aiutare nelle perlustrazioni anche delle aree più nascoste.
Tutti sperano che il giovane possa tornare in comunità e che la vicenda non abbia il triste epilogo di una analoga avvenuta oggi.
Due uomini morti sul Garda
Siamo in un’altra zona ma sempre nella regione Veneto, precisamente nelle acque della splendida località marina Punta San Vigilio. Questo luogo così bello però è stato teatro di una tragedia in cui ha perso la vita un ragazzo di 27 anni.
Si trovava in gita su una barca per ammirare attraverso un tour panoramico i tesori del lago ma anche fare il bagno. A un certo punto, quella che doveva essere una giornata di svago si è trasformata in dramma perché il giovane si è tuffato dall’imbarcazione e non è più riemerso. I presenti non lo hanno più visto è così è scattata la richiesta di aiuto intorno alle 14.30 di oggi.
Sul posto sono arrivate immediatamente due unità navali inviate dalla Guardia Costiera di Salò che ha raccolto l’sos. A bordo di questi mezzi c’era un soccorritore marittimo che si è immerso proprio nello stesso punto, profondo oltre 16 metri. Questo dettaglio unito all’acqua torbida, non hanno consentito delle operazioni di ricerca semplici per gli operatori, infatti sono stati chiamati in supporto anche i sommozzatori dei vigili del fuoco di Bardolino e di Venezia, ai quali poi si sono aggiunti anche i sub della Guardia Costiera.
Un tale dispiegamento di forze, insieme anche in questo caso a tanti volontari, ha consentito il ritrovamento del 27enne. C’era sul posto anche l’ambulanza della Croce Rossa ma non c’era nessuno da trarre in salvo: il turista era morto e il suo corpo era adagiato sul fondale a 18 metri di profondità.
La salma è stata individuata e recuperata intorno alle 21.30, poi è stata trasportata in spiaggia dove i soccorritori sanitari hanno constatato il decesso. Ora si lavora per ricostruire la dinamica dei fatti e in queste ore ci sarà l’autopsia del corpo, portato in obitorio.
Tornando ancora più indietro, ricordiamo che anche un altro uomo ha perso la vita in circostanze tragiche e la salma è stata rinvenuta questa mattina. Si tratta di un sub di 39 anni di cui si erano perse le tracce dal 31 agosto. Anche lui era uscito di casa in direzione Lago di Garda, con l’equipaggiamento per l’immersione, sua grande passione.
Non è rientrato a casa (a Bolzano) nell’orario previsto e così l’allarme e poi le ricerche, fino al tragico ritrovamento a 200 metri dalla costa di Brenzone.
Stando a questi eventi c’è la paura che anche il minorenne di oggi possa essere ritrovato cadavere. Attendiamo aggiornamenti che già domani, visti i tanti uomini in azione, potrebbero arrivare.