La riapertura di una casa abbandonata nel quartiere di Montmartre, a Parigi, ha riportato alla luce la storia di una donna dimenticata.
Quanto realmente conosciamo della storia e di ciò che è accaduto prima di noi? Davvero poco, a quanto sembra, nonostante spesso siamo convinti del contrario. A dimostrarlo, ancora una volta, è una scoperta straordinaria fatta grazie alla riapertura di una casa abbandonata nel quartiere di Montmartre, a Parigi. Secondo gli esperti, la padrona di casa era una cortigiana parigina dimenticata dal tempo.
La casa abbandonata di Marthe de Florian
Tutto inizia nel 2010 con la morte di madame Solange Beaugiron, novantunenne parigina scampata alla seconda guerra mondiale. La donna era fuggita da Parigi allo scoppiare della guerra, scappando dall’invasione tedesca e rifugiandosi nel sud della Francia.
Fuggendo, madame Beaugiron aveva lasciato alle sue spalle la sua bella dimora che, riaperta qualche anno fa in seguito alla sua morte, ha rivelato un museo congelato nel tempo.
Tutto era fermo al momento della partenza della donna, dalla toeletta con i profumi e i cosmetici, al mobilio antico. Per non parlare dei quadri, rimossi dalle pareti e appoggiati su sedie e divani. Probabilmente, l’intenzione era quella di tornare a riprenderli in seguito, oltre ad evitare che cadessero a causa dei bombardamenti.
Ma il pezzo forte tra gli oggetti ritrovati è un quadro, rivelatosi successivamente un ritratto firmato Giovanni Boldini, un esponente della pittura italiana a Parigi durante la Belle Époque. Il ritratto raffigura una donna giovane e bellissima in posa sensuale nel suo abito di mussola rosa. Di chi si tratta?
Secondo le ricerche effettuate dagli esperti, la donna nel ritratto è Marthe de Florian, una cortigiana parigina vissuta durante la Belle Époque. Insieme al ritratto, gli studiosi hanno ritrovato anche una lettera scritta da Boldini e indirizzata proprio alla donna. Come si è compreso in seguito, infatti, Giovanni Boldini era uno degli amanti della bella cortigiana, che aveva 24 anni all’epoca del ritratto.
Se vi state chiedendo come mai il ritratto si trovasse proprio in quella casa, la risposta è molto semplice: l’antico appartamento era in origine di proprietà di Marthe de Florian, che altro non era che la nonna di madame Beaugiron. Quest’ultima, infatti, l’aveva ereditato nel 1966 da suo padre Henri, figlio di Marthe. Ed ecco che un ritratto in una casa antica svela la storia di una donna dimenticata dal tempo.
Chi era Marthe de Florian, la cortigiana dimenticata
Come abbiamo anticipato, Marthe de Florian, al secolo Mathilde Héloïse Beaugiron, era una cortigiana francese vissuta a Parigi durante la Belle Époque. Marthe nasce a Parigi nel 1864 e morirà a Trouville sur Mer 75 anni dopo, nel 1939.
Uno dei motivi per cui la sua storia è giunta per puro caso fino a noi sta nel fatto che già all’epoca Marthe non fosse una figura particolarmente in vista, soprattutto a motivo della sua professione.
Marthe de Florian era infatti una cortigiana, una donna che offriva il suo corpo per guadagno. Se fino agli inizi del ‘500 il termine cortigiana indicava una nobildonna che frequentava i salotti dell’alta società, ovvero della corte, da un certo punto in poi diventa il sinonimo di concubina. Le cortigiane, tuttavia, non erano semplici prostitute.
Si trattava di giovani donne istruite ed eleganti che miravano in genere a relazioni con uomini facoltosi e potenti, nella speranza di trovare una certa sicurezza economica derivante dalla loro protezione. E proprio a motivo delle loro relazioni con questo tipo di personaggi, le cortigiane divennero donne potenti, ricche e indipendenti.
In questo contesto si inserisce la vita di Marthe de Florian, nel suo piccolo protagonista del suo tempo, una donna che ebbe diversi amanti illustri. Tra questi due primi ministri francesi, Georges Clemenceau e Pierre Waldeck-Rousseau, ma anche due Presidenti francesi: Deschanel e Doumergue.
Eppure, Marthe non fu un personaggio di spicco nei salotti della Belle Époque, ed erano davvero in pochi a conoscerla. E lo stesso poteva dirsi dell’epoca moderna, almeno fino alla riapertura della sua splendida casa da 1.500 mq a Montmartre, e del ritrovamento del ritratto di Boldini.
Ritratto che qualcuno ha pensato bene di mettere all’asta vendendolo per 3 milioni di euro, una cifra da record mondiale per il pittore italiano.
A dimostrarci, ancora una volta, che la storia ha il potere di riemergere tutto a un tratto e cambiare il ricordo delle nostre esistenze, anche quando non ci siamo più.