Queste categorie di persone potranno accedere alla pensione anticipatamente, ancora prima di compiere 67 anni.
La pensione è ad oggi l’argomento più discusso e sofferto. Il Governo Meloni si sta muovendo al fine di poter offrire un ventaglio di proposte così da poter richiedere la pensione anticipata.
Se non fosse che la riforma pensioni al momento sia solo una bozza e non ci sarà un documento definitivo sino al 2024, i soggetti si chiedono come poter accedere alla pensione in anticipo. Gli strumenti a disposizione ci sono e gli esperti elencano quali sono le categorie che potranno chiedere di andare in pensione prima dei 67 anni.
Pensione prima dei 67 anni, quali sono le categorie interessate?
Gli strumenti che sono stati messi sul tavolo dal Governo, al fine di poter chiedere una pensione anticipata prima del compimento dei 67 anni sono molte. Tuttavia, si attende la riforma pensioni ufficiale così da avere un ventaglio ricco di proposte.
Al momento, quelle a disposizione compensano notevolmente ciò che i soggetti interessati desiderano. Con la Legge di Bilancio 2023 non ci sono state molte modifiche, ma la situazione potrebbe comunque essere migliore del 2022.
L’alternativa è quella della pensione anticipata canonica, che prevede una uscita dal lavoro con 41 anni di contributi versati. Questo vuol dire che il soggetto interessato dovrà aver iniziato a lavorare sin da subito e senza mai smettere di versare dei contributi.
La quota 103 è andata a sostituire la quota 102, con richiesta di 41 anni di contributi versati e il compimento di 62 anni di età come minimo. Secondo le stime del Governo saranno 41mila le persone che la richiederanno. Solo nel 2022 la pensione è stata richiesta – quella di vecchiaia – da mezzo milione di italiani.
Ape sociale: ci sono novità?
Ci sono delle categorie che potranno chiedere di uscire a 58 anni o 60 anni di età con 35 anni di contributi versati. Ovviamente i requisiti richiesti saranno anche altri, ma si tratta di una occasione che prenderanno al volo circa 2.900 lavoratori.
Poi ci sono altri strumenti per i lavoratori precoci, con 41 anni di contributi versati in toto e senza limite di età. Un anno di contributi dovranno essere stati versati prima del compimento dei 19 anni: un requisito che ha fatto discutere, proprio perché quasi nessuno sembra che potrà soddisfarlo.
A questo punto sembra proprio che siano pochi, in prospettiva, coloro che potranno lasciare prima il lavoro e accedere alla pensione. Non è tutto, infatti i pensionati si interrogano sulla quota che verrà da loro percepita in tale occasione.
Sembra proprio che tutto cambierà a seconda del soggetto, ma che ci sarà un assegno più basso che diventerà corretto una volta che si arriverà ai 67 anni, con la pensione di vecchiaia. Si spera che in futuro si possano avere a disposizione altri strumenti da parte del Governo, così da scegliere come andare in pensione.