Arrivano almeno 505 euro di stipendio in più a luglio per alcuni lavoratori grazie al taglio del cuneo fiscale. Ecco a chi spettano.
Buone notizie per i lavoratori: a partire da luglio 2023 riceveranno almeno 505 euro di stipendio in più. Si tratta di un “bonus” legato allo sgravio contributivo maggiorato confermato dall’INPS in una nuova recente comunicazione. A beneficiarne, i lavoratori dipendenti, a seconda della fascia retributiva. Comunque, a dover applicare i nuovi tagli sono i datori di lavoro.
Il nuovo messaggio dell’INPS, il n° 1932 del 2023, conferma lo sgravio contributivo del 4% a partire da luglio. Il messaggio si rivolge ai datori di lavoro, i quali dovranno applicare tale sgravio nelle buste paga dei dipendenti. Questa misura è stata introdotta dal Decreto Lavoro del 4 maggio, e i datori di lavoro hanno ora tempo fino a luglio per mettersi in regola.
Buone notizie quindi per alcuni lavoratori dipendenti, i quali tra l’altro non devono richiedere nessun bonus, ma semplicemente attendere una busta paga più sostanziosa. La busta paga del mese di luglio potrebbe essere particolarmente piena per molti, e per diverse ragioni. Tra queste c’è il taglio del cuneo fiscale, introdotto dal messaggio INPS numero 1923 del 2023.
Il messaggio ha confermato quanto stabilito dal DL n°48/2023, che ha alzato di 4 punti la percentuale del taglio sui contributi introdotto dalla Legge di Bilancio di quest’anno. Quest’ultimo taglio ammontava già al 2-3%, ciò vuol dire che da luglio aumenterà fino al 6-7%.
In particolare, i lavoratori con retribuzione imponibile dai 2.692 euro al mese in giù percepiranno un taglio del cuneo fiscale del 6%. Percentuale che si alza al 7% per gli stipendi mensili da 1.923 euro in giù. Comunque, su questo ulteriore 4% di taglio bisogna calcolare la quota IRPEF, di conseguenza gli importi guadagnati dai lavoratori da luglio saranno leggermente inferiori al 4% in più.
Di che cifre stiamo parlando? In modo particolare, un lavoratore con uno stipendio mensile da poco più di 1000 euro, che quindi ne percepisce 12.500 lordi in 12 mesi, tra gennaio e giugno 2023 ha beneficiato di un aumento mensile di circa 24,06 euro. Da luglio a dicembre 2023 questo lavoratore godrà di un ulteriore aumento di circa 32,08 euro.
Ciò significa che in tutto, da luglio a dicembre percepirà un aumento complessivo di 56,15 euro. Questo per 12 mesi. E la tredicesima? All’interno del messaggio diffuso, l’INPS specifica che l’esonero contributivo maggiorato al 4% non è da applicarsi alla tredicesima.
Quindi lo sgravio del 4% si applica per 12 mesi, e la tredicesima è ancora soggetta a quello introdotto dalla Legge di Bilancio. Nello specifico, se la tredicesima non supera i 2.692 euro l’esonero contributivo sarà del 2%. Se si tratta di una tredicesima pagata mensilmente, si parla di 224 euro in più al mese. Se invece la tredicesima è sotto i 1.923 euro lo sgravio contributivo si alza al 3%, 160 euro al mese per chi la riceve mensilmente.
Questo vuol dire, tornando al lavoratore con uno stipendio medio da 1000 euro di cui parlavamo prima, che questo percepirà un aumento di 24,06 euro sulla tredicesima. Un lavoratore del genere, quindi, godrà di un aumento totale di 505,32 euro in più sullo stipendio.
Come dicevamo prima, comunque, i lavoratori non dovranno fare nulla, semplicemente dovranno aspettare di ricevere gli aumenti. Sarà infatti compito del datore di lavoro applicare i nuovi tagli, seguendo le linee guida fornite dal messaggio dell’INPS.
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