I pensionati che hanno i requisiti possono andare in pensione 16 anni prima del previsto fino ad oggi. Vediamo come fare.
Andare in pensione a 51 anni andrebbe contro la cosiddetta Legge Fornero che sarà soppiantata dalla nuova Legge di Bilancio del Governo Meloni.
Chi pensa di andare in pensione anticipata pensa bene. Infatti, sono in arrivo delle strategie che scavalcano la Legge Fornero, quella che prima dell’avvento del Governo Meloni permetteva alle persone di andare in pensione anticipata.
Molte persone, se soddisferanno alcuni requisiti particolari, potranno andare in pensione con 16 anni di anticipo rispetto a quanto prevedeva la legge precedente.
Nel nostro paese, per poter andare in pensione prima ci sono diverse possibilità. La prima è disponibile soltanto per le lavoratrici di sesso femminile. Stiamo parlando dell’Opzione Donna. Poi, ci sono Quota 103 e Ape Sociali. La legge Fornero, invece, permetteva di andare in pensione al compimento di 67 anni d’età, con 42 anni e 10 mesi di contributi oppure, per le lavoratrici, 41 anni e 10 mesi.
I lavoratori che non possono nemmeno sperare di andare in pensione anticipatamente, possono andare in pensione con il raggiungimento di 67 anni di età e 20 anni di contributi versati. In caso contrario, se i contributi non fossero sufficienti, bisognerà aspettare i 71 anni di età.
Tuttavia, come scrivevamo poco più sopra, alcune persone potranno lasciare il lavoro a 51 anni. Vediamo di chi si tratta.
Il Governo Meloni ha fatto della riforma delle pensioni uno dei suoi cavalli di battaglia. La proposta, infatti, era quella di superare le normative vigenti, come la Legge Fornero, per permettere un maggiore ricambio generazionale. I presupposti erano parecchio buoni. Purtroppo, però, le risorse monetarie, nell’immediato, sono venute a mancare e, per questo motivo, per una possibile e più capillare riforma bisognerà attendere il prossimo anno.
Allora, come fare per andare in pensione a 51 anni? Andiamo con ordine. Il lavoratore maschio con invalidità dell’80% o superiore, può lasciare il lavoro a 61 anni, se donna a 56. Ciò è possibile con 20 anni di contributi.
C’è un altra possibilità per anticipare la pensione. Nel caso in cui l’invalidità riguardi la vista, l’età per andare in pensione si abbassa a 56 anni per gli uomini e 51 per le donne. Tali misure riguardano le cosiddette deroghe Amato che permettono al lavoratore di avere all’attivo anche soltanto 15 anni di contributi.
Una pensione di questo tipo è garantita soltanto ai lavoratori che hanno completato la loro iscrizione all’Assicurazione generale obbligatoria dell’INPS e quindi, chi lavora nel settore privato. Chi lavora da autonomo oppure è dipendente dal pubblico, ne resta escluso.
L’invalidità dovrà essere riconosciuta dal medico della ASL. Se non dovesse avvenire si può fare ricorso entro 180 giorni. La pensione arriverà al compimento del 51 esimo anno di età.
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