La vicenda del cane che non voleva lasciare la chiesa ha dell’incredibile. Il prete ha scoperto perché quando si è avvicinato. Scopriamo anche noi cosa è successo e perché il cane non voleva andare via!
Il cane è un animale molto sensibile e i suoi comportamenti sono sempre motivati da qualcosa di profondo.
La vicenda del cane che non voleva andare via dalla chiesa ha sorpreso tutti, ma quando il prete si è avvicinato ha capito perché. E allora, ecco il motivo per cui l’animale non voleva andare via da quel luogo religioso!
La vicenda del cane in chiesa è successa in Italia
La storia del cane che non voleva andare via dalla chiesa è accaduta in Italia, precisamente in un piccolo comune situato nelle vicinanze di Brindisi. In una chiesa di questo borgo si svolgeva ogni giorno la santa messa, alla quale partecipava quotidianamente un folto gruppo di fedeli.
Ogni giorno queste persone si riunivano in preghiera e partecipavano al rito. Fin qui era tutto normale e sembrava non ci fosse nulla di insolito. Tuttavia, in quella chiesa c’era qualcosa di unico e di strano, perché uno degli spettatori non era un umano, ma un animale.
Si trattava di un cane, che durante il sermone sedeva in fondo alla chiesa e poi andava via. Anche in questo contesto non c’era nulla di preoccupante e i cani potevano stare in chiesa, a condizione che non si facessero sentire.
Il cane veniva da solo e stava nella chiesa
Come già detto, non c’era nulla di anormale nel fatto che il cane venisse in chiesa, perché sedeva in fondo e stava fino a quando non terminava la funzione. Inoltre, veniva da solo e sembra non avesse alcun padrone. L’animale entrava di sua spontanea volontà, senza essere costretto da qualcuno.
Nessuno sapeva nulla di quell’animale e nemmeno dove andasse dopo che usciva dalla chiesa. Tuttavia, il prete aveva notato che l’animale era triste, ma anche i fedeli che venivano ogni giorno si erano accorti della profonda tristezza impressa sul volto dell’animale.
Il cane teneva anche le orecchie basse, come in segno di sconfitta, e ogni giorno sedeva sempre nello stesso punto, fissando qualcosa di preciso. Questo atteggiamento mise in allarme i fedeli che erano sempre presenti in chiesa e pensarono che il cane fosse in grado di vedere i morti.
Il prete scacciò questa ipotesi e propose ai fedeli di lavare il cane e di dargli da mangiare per rifocillarlo, visto che era molto magro e che si nutriva degli avanzi che trovava per strada. Per accertarsi che stesse bene ,il parroco portò il cane dal veterinario.
La scoperta fatta dal parroco
Quando il prete uscì da veterinario con il cane, che fortunatamente stava bene e non aveva malattie, un ragazzo corse verso di loro e chiamò l’animale Tommy, e lo abbracciò. Il parroco chiese spiegazioni e il ragazzo disse che questo era il nome del cane, che conosceva perché apparteneva ad una signora della zona che era deceduta.
Il parroco ebbe un improvviso ricordo di una donna che si chiamava Maria, morta alcuni mesi prima e che era solita frequentare la chiesa. Poiché il prete sapeva dove abitava la donna mentre era in vita, tirò il guinzaglio del cane e si diresse verso l’abitazione della donna.
Il cane capì e cominciò a correre, conducendo il parroco verso la casa di Maria. Per accertare che fosse veramente il cane di Maria, il parroco guardò le registrazioni della chiesa e trovò quelle riguardanti il funerale della donna.
Nella registrazione vide il cane fermo che fissava la bara della persona che amava. Ecco perché il cane in chiesa fissava un punto preciso, guardava ancora dove era stata posta la bara della sua padrona e aveva gli occhi tristi per la sua perdita. L’animale andava in chiesa a trovare la sua padrona!