Attimi di tensione durante la puntata del 29 maggio 2017 di Quinta Colonna: l’inviata Elena Redaelli è stata aggredita in diretta TV mentre stava effettuando un reportage all’interno dell’ex Villaggio Olimpico di Torino, dove, secondo quanto riportano le cronache, più di 1400 tra immigrati e profughi (di cui solo 110 censiti) vivrebbero abusivamente nelle palazzine costruite per i Giochi Olimpici invernali del 2006. La situazione si è calmata solo dopo l’intervento degli agenti della Digos.
L’inviata di Quinta Colonna, Elena Redaelli, si è introdotta furtivamente nella struttura per documentare al pubblico della trasmissione lo stato delle cose all’interno dell’ex Villaggio Olimpico.
Inizialmente sembrava che la situazione fosse tranquilla: la giornalista del programma di approfondimento condotto da Paolo Del Debbio si è avvicinata a un ragazzo in bicicletta per fargli alcune domande e quest’ultimo ha risposto senza problemi, difendendo i suoi diritti e dichiarando di essere regolarmente registrato presso il comune di Torino. Dopo qualche istante, però, si sono avvicinate altre persone decisamente meno pacifiche che prima hanno cercato di impedire al ragazzo di parlare, poi si sono rivolte con toni minacciosi verso la troupe di Rete 4.
A quel punto, vista la mala parata, Elena Redaelli ha chiesto alla sua troupe di allontanarsi (sollecitata anche da Del Debbio dallo studio), poi ha cominciato a correre comunicando con tono assai allarmato che il contesto si stava facendo assai critico: ‘Paolo, ci stanno aggredendo, quindi è meglio che scappiamo da qui!’, quindi il collegamento si è interrotto. Ecco il video dell’aggressione all’inviata di Quinta Colonna, Elena Redaelli:
Come anticipavamo, l’aggressione ha richiesto l’intervento delle Forze dell’ordine, che sono giunte sul posto per placare gli animi e anche per restituire una telecamera sottratta da alcuni occupanti agli operatori TV.
Più tardi Paolo Del Debbio ha commentato in studio l’accaduto usando parole molto dure: ‘La nostra trasmissione può piacere e può non piacere, però siamo gli unici che da cinque anni stiamo lanciando l’allarme su luoghi totalmente illegali di cui non si sta occupando nessuno, nonostante si siano avvicendate amministrazioni di diverso colore, in particolare a Roma e a Torino. Bisogna avere totale sfiducia nei confronti della politica? Secondo me no, ma su queste situazioni ci torneremo presto sopra. Spesso i grandi giornali ci accusano di trattare argomenti di livello secondario, ma noi in realtà parliamo di cose che interessano i comuni cittadini’.