[veedioplatform code=”bedf6032c05c0275c8a31d1c60412ff0″]
Il 31 marzo 2016 arriva nelle sale italiane Race – Il Colore della Vittoria, con una trama e un cast da brividi per raccontare l’incredibile ascesa verso la gloria del leggendario Jesse Owens, l’atleta afroamericano che alle Olimpiadi di Berlino del 1936 vinse quattro medaglie d’oro, facendo vacillare le teorie naziste sulla presunta superiorità della razza ariana e diventando un simbolo della lotta contro la segregazione razziale negli Stati Uniti d’America. Diretto dall’australiano Stephen Hopkins (Under Suspicion, I Segni del Male), il film vede nei panni del protagonista l’attore Stephan James, già visto in Selma – La Strada per la Libertà.
Race – Il Colore della Vittoria è stato presentato in Italia con un’anteprima a cui ci siamo avvicinati con molte aspettative e altrettanta curiosità: mai infatti, nella storia del cinema, qualcuno aveva pensato a un biopic su Jesse Owens nonostante la straordinarietà del personaggio, ma il fatto che il film fosse stato realizzato con il supporto degli eredi del campione, attraverso la Jesse Owens Foundation, la Jesse Owens Trust e il Luminary Group, ci aveva già ampiamente rassicurati sul fatto che la pellicola sarebbe stata aderente il più possibile alla realtà, riportando fedelmente (al netto di inevitabili ‘licenze cinematografiche’ per esigenze di trama) le vicende del grande Jesse.
E in effetti non siamo rimasti per nulla delusi: la trama di Race – Il Colore della Vittoria, piacevole e coinvolgente, descrive nei dettagli la parabola del formidabile atleta cresciuto a Cleveland, iniziando il racconto dal periodo in cui Jesse Owens si trova a dover affrontare il peso delle aspettative che la famiglia nutre nei suoi confronti e le tensioni razziali dell’Ohio State University, dove i pochi studenti di colore non hanno vita facile. Il giovane Jesse trova però un inaspettato soccorso nel coach di atletica Larry Snyder (un ottimo Jason Sudeikis), che avendo intuito le straordinarie capacità del ragazzo lo spinge costantemente a mettersi alla prova e a cercare di superare i suoi limiti. Diventato un formidabile atleta nelle discipline veloci (100 e 200 metri) e nel salto in lungo, Owens guarda con fiducia alle imminenti Olimpiadi berlinesi, alle quali però rischia di non partecipare per il paventato boicottaggio del team americano in segno di protesta contro la politica razzista del Terzo Reich. Alla fine, come tutti sappiamo, gli USA a Berlino ci sono andati e Jesse Owens ha vinto quattro medaglie d’oro in faccia a Hitler. Tutto questo, ovviamente, lo vedrete al cinema nell’emozionante finale del film di Stephen Hopkins.
Nel cast di Race – Il Colore della Vittoria brillano, oltre a Stephan James e Jason Sudeikis, anche i veterani Jeremy Irons e William Hurt nella parte rispettivamente dell’industriale Avery Brundage e del presidente del comitato olimpico americano Jeremiah Mahoney, ovvero le due parti contrapposte (favorevole il primo, anche per interessi economici personali, contrario il secondo) del dibattito sulla partecipazione americana alle Olimpiadi del 1936, mentre Shanice Banton è Ruth Solomon, la moglie di Owens, Carice Van Houten è la regista tedesca Leni Riefenstahl (autrice del mitico Olympia) e David Kross è Carl ‘Luz’ Long, il rivale tedesco di Jesse nella finale del salto in lungo.
In definitiva Race – Il Colore della Vittoria è un film che ci sentiamo di consigliare perché è una storia potente nella sua denuncia del razzismo ed esaltante nei momenti di gloria della parte puramente sportiva, dove emerge l’incredibile sforzo atletico e la volontà di un uomo che volle vincere innanzitutto per se stesso, ma le cui vittorie divennero in seguito un simbolo universale nella lunga lotta per l’eguaglianza e l’integrazione.
Chiudiamo segnalando che alla premiere italiana del film al The Space Odeon di Milano è intervenuto un parterre ricchissimo nobilitato dalla presenza dell’attore protagonista Stephan James, del giornalista sportivo e storyteller Federico Buffa (che nella pellicola doppia il telecronista delle gare), dell’ex atleta Fiona May in rappresentanza del comitato di Roma 2024, e di tanti altri vip come Linus, Alberto Cova, Billy Costacurta, Martina Colombari e Chiara Iezzi.