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A metà tra leggenda metropolitana e realtà storica, sono molti i racconti narrati negli anni e di cui si ha traccia anche in rete, che riguardano il ritrovamento degli oggetti più disparati all’interno dei corpi di persone, che – presumibilmente – per provare un piacere ‘nuovo’ non hanno esitato a infilarsi torce, boccette di profumo, telefoni, ortaggi e persino barattoli di vetro all’interno del corpo.
Una semplice radiografia, talvolta, può risultare risolutiva per scoprire in maniera semplice e veloce quanti e quali oggetti si possono trovare infilati all’interno del corpo umano. Coloro che lavorano nei pronto soccorso degli ospedali sanno bene che ogni giorno può accadere di tutto, i motivi per cui si richiede una prestazione sanitaria possono essere i più disparati, e il sangue freddo è fondamentale in certi casi, può fare la differenza tra la vita e la morte. Spesso però, tra le emergenze mediche si elencano situazioni davvero imbarazzanti ed insolite, che sicuramente scatenano la curiosità, ma che talvolta non bisognerebbe approfondire troppo, per non rischiare di venire a sapere la verità!
Qualche esempio? Pare che nel 1961 una giovane si sia spaventata a morte per avere creduto di essere affetta da un tumore all’utero. Al momento dell’operazione, i medici si sono accorti che in realtà si trattava di una piccola cipolla posizionata all’interno della vagina. La ventiquattrenne ha raccontato che non sapeva di avere l’ortaggio nel corpo, ma presumibilmente non ricordava quello che era successo durante una notte di alcol e amore con il suo compagno, che prima di andare via aveva escogitato quel ‘simpatico’ modo per lasciarle un saluto.
In Italia, più di recente, a febbraio 2013, due coniugi sessantenni laziali hanno richiesto l’intervento dei medici del pronto soccorso che hanno provveduto a un piccola operazione per estrarre un limone dal retto del marito, mentre per facilitarne l’estrazione, hanno praticato un’anestesia ad una anguilla, che, ancora viva, era stata introdotta fra le gambe della signora moglie.
Sono poi noti gli aneddoti che riguardano un avvocato della Georgia che, impegnato in una doccia con il cellulare, è improvvisamente scivolato e caduto, con la conseguenza immaginabile (?) che il cellulare gli si è infilato proprio… lì.
Un altro avvocato trentanovenne ha invece richiesto l’aiuto dei medici per farsi estrarre un flacone di profumo dal sedere, e un altro professionista che ha voluto restare anonimo per motivi di privacy, è invece stato operato per togliere dal condotto anale, un barattolo di burro di arachidi. Il nome non lo sappiamo, ma la sua radiografia ha fatto il giro del web.
Che dire poi del pastore protestante di Sheffield, in Gran Bretagna, che ha richiesto le cure del Northern General Ospital per farsi estrarre una patata? D’altronde gli elenchi del pronto soccorso della città britannica sono pieni di incidenti simili che hanno avuto come protagonisti cetrioli, bambole russe e anche garofani.
Mentre dagli Stati Uniti leggiamo, nelle tabelle della NEISS (National Electronic Injury Surveillance System), i dati relativi agli interventi effettuati da 100 pronto soccorso americani. Gli incidenti riportati sono migliaia, dieci sotto la categoria ‘dildo’ (vibratore). Le persone che lo avevano infilato non riuscivano più ad estrarlo. Sono elencati anche casi di maniglie, calamite, batterie, bottiglie, matite, gomme da cancellare e persino un’antenna televisiva estratti da orifizi umani.
Per concludere, non mancano esempi di ‘cure fai da te’ andate male, come accaduto a un veterano della Seconda Guerra Mondiale che per risolvere i suoi problemi di emorroidi si infilava pallottole nel sedere.