“Niente battute su Matteo Renzi, niente politica, niente satira“. Inizia così il post che Francesca Fornario, giornalista, conduttrice radiofonica e autrice satirica, ha pubblicato sul suo profilo Facebook a proposito del programma “Mamma non mamma“, condotto su Radio2 con Federica Cifola. Dopo le polemiche sullo storico programma di Lillo e Greg “610”, prima cancellato poi confermato con un nuovo format , che hanno travolto il neo direttore di RadioRai Carlo Conti, è la volta del programma satirico. Sul banco degli imputati la censura che avrebbe colpito non solo il premier ma tutti gli esponenti politici, da Matteo Salvini a Beppe Grillo, coprendo tutto l’arco della politica. L’autrice, tra l’altro penna di un altro programma cult come “Un giorno da pecora”, ha deciso di rinunciare al programma. “Non ci sono quindi più le condizioni per fare satira politica su Radio2“, ha chiarito in un articolo su Il Manifesto.
Il post aveva scatenato un’ondata di polemiche che hanno invaso il web, con tanti attestati di stima per la Fornario che ha avuto il merito di portare allo scoperto un tema delicato come è il rapporto tra la politica e il servizio televisivo pubblico.
Come spiega lei stessa elencando i motive che l’hanno portato a lasciare il programma, la censura pervade da anni gli uffici della Rai. Anche l’anno scorso, nonostante il successo della prima edizione, le erano arrivate delle direttive dalla direttrice di Radio2 Paola Marchesini: niente satira politica, spazio alla “satira antropologica“. Un modo velato per chiedere di non fare battute sui protagonisti della scena politica.
Incurante delle indicazioni, il programma ha proseguito con la sua struttura, scenette in cui comparivano la mamma di Renzi e quella di Alfano, un’Angela Merkel innamorata di Varoufakis e una Cristine Lagarde che “ai figli non dà la mancia, ma fa un prestito“.
Con l’inizio del nuovo anno, “Mamma non mamma” viene confermato ed è in quel momento che arriva l’ordine dall’alto: niente satira politica di nessun colore. Il tentativo di fare un programma diverso, di servizio, scrive la Fornario, non l’ha convinta perché è il clima a essere cambiato. “Non ci sono quindi più le condizioni per fare satira politica su Radio2 e nemmeno più – per quel che mi riguarda – quelle per lavorare serenamente a un programma diverso, di servizio pubblico“, scrive l’autrice.
Da Radio2 sono arrivate diverse smentite. “Il programma si fonda sul confronto tra una donna che è madre e una che non lo è. Quest’anno lo abbiamo messo nella fascia di migliore ascolto, tra le 18 e le 19:30, in diretta, e abbiamo pensato – questo è stato detto – che gli sketch funzionano di meno in una fascia di rientro di traffico. Abbiamo privilegiato il live, le telefonate. L’idea è quella di fare una satira di costume su come le donne affrontano la maternità, su tutte le esagerazioni o le non esagerazioni del caso“, ha spiegato la direttrice di Radio2 a Repubblica. “A Radio2 nessuno impedisce nulla: sui personaggi, semplicemente, ci sono cose che funzionano e che fanno ridere e cose che non ci riescono“, conferma.
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