Per l’ennesima volta Selvaggia Lucarelli ha punzecchiato qualcuno ed è riuscita a scatenare la polemica: questa volta nel mirino della piccante giornalista de Il Fatto Quotidiano, è finito Raffaele Sollecito, che, a suo dire, avrebbe cattive frequentazioni ‘virtuali’. Selvaggia sostiene che bazzichi su gruppi segreti di ‘dubbia morale’ e su questi si diletti in risposte di cattivo gusto contro le donne. La risposta di Sollecito non è tardata ad arrivare ed è decisamente al veleno. Ecco cosa ha detto a Radio Cusano Campus.
L’epico scontro senza esclusione di colpi bassi ha avuto risalto su diverse testate, in primis su quel sagace termometro del trash quotidiano che è Dagospia.
Giusto per inquadrare gli eventi specifichiamo che Sollecito bazzica gruppi Facebook di dubbio gusto del tipo “Pastorizia never dies” e “#acazzoduro”. Nulla di illegale, come non è illegale nulla di ciò che scrive. Tuttavia il tenore grottesco, irrispettoso e pecoreccio dei suoi commenti non può passare sotto silenzio, soprattutto quando scherza su fatti come femminicidio e violenza. Un esempio? Un utente gli domanda “Maestro mi insegni come si cancellano le tracce di un delitto che ho due cose da risolvere?”. E Sollecito risponde sollecito (scusate il gioco di parole!): “Semplice. Ci caghi sopra e nessuno si avvicina!”.
Raffaele Sollecito, contattato da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio, conduttori di ECG su Radio Cusano Campus, ha respinto la palla infuocata al mittente, chiarendo che i gruppi di cui parla la Lucarelli non sono affatto seri, ma palesemente goliardici: ‘Selvaggia Lucarelli dice che sono leader di gruppi segreti su Facebook dove ci sono uomini che si scambiano pareri su come ammazzare le ex e farne sparire il corpo? Le cose non stanno così, quelli che lei ha citato sono solo dei gruppi goliardici che fanno ironia su fatti e avvenimenti di vita quotidiana semplicemente per sdrammatizzare un po’ avvenimenti vari, personali e non. Non c’è niente di serio in quei gruppi, sono tutte cose piuttosto comiche, sono gruppi chiusi, si tratta di chiacchierate tra amici dove ci si raccontano stupidaggini di ogni genere. Le cose non sono assolutamente come le descrive Selvaggia Lucarelli’.
Sollecito si pone poi delle domande: ‘Io non so che cosa abbia da fare durante le giornate la signora Lucarelli. Di certo i gruppi Facebook con cui rido e scherzo sono solo un piccolo svago, non sono il mio posto nel mondo, sono solamente il mio piccolo svago in giornate di duro lavoro. Selvaggia Lucarelli non mi conosce, non conosce il caso, non conosce niente, mi chiedo come mai spenda il tempo della sua giornata a spilucchiare quello che faccio io durante le mie giornate’.
Sottolinea inoltre che non ha mai, in alcun modo, fatto riferimenti a Meredith all’interno di questi famosi gruppi Facebook: ‘Meredith nei commenti che ho fatto non la cito nemmeno e non la metto mai in mezzo, non mi sembrerebbe nemmeno carino farlo. Anche nello scherzo ho i miei limiti’.
Sollecito chiarisce anche che confondere queste battute tra ragazzi (e anche ragazze!) con il femminicidio è una pura assurdità: ‘Tra questi gruppi e il femminicidio non c’è nessun legame, chi lo dice dice una stupidaggine, questi gruppi sono pieni di donne che commentano, questa è satira, goliardia, non c’è nient’altro. Tutto il resto sono stupidaggini’.
E dulcis in fundo, la stoccata finale al veleno: ‘Ho capito che a Selvaggia Lucarelli piace parlare male delle altre persone, io non la conosco e non voglio nemmeno perdere tempo a capire cosa fa nella sua vita. Nemmeno la leggo, preferisco leggere articoli di giornalisti più seri e più competenti’.
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