Non si scherza con il Codice della Strada e con la raffica di multe che arrivano sino a 3.000 euro: attenzione a questo dettaglio sulla targa.
Il 2023 è iniziato e con lui ci sono moltissime rivoluzioni che sono già in corso d’opera e concretizzate, soprattutto per quanto riguarda il Codice della Strada. Le multe sono sempre di più e gli agenti fermano le auto cercando di capire se tutti stiano o meno seguendo le regole per la sicurezza durante la circolazione. Ma non è tutto, infatti è bene fare attenzione anche a questi dettagli sulla targa, in caso contrario scattano ben 3.000 euro di multa.
Ci sono leggi che non sono sempre conosciute da tutti quanti, per questo motivo si potrebbe anche far finta di nulla. Le normative europee hanno introdotto delle variazioni sul tema e delle novità molto interessanti, che riguardano anche le normative sulle targhe. Ci sono moltissimi conducenti di mezzi che aggirano la norma per non dover pagare la multa, o comunque provarci.
Violare le regole però, come si sa, porta ad una sola strada: sanzioni, punti in meno e sospensione della patente.
Per capire meglio il discorso, la situazione è cambiata da marzo 2022. In quel periodo era stato introdotto un limite di 60 giorni per chi era residente in Italia seppur possessore di una targa straniera. Il Governo ha voluto cambiare le regole e si è adeguato alla normativa europea con modifica degli articoli relativi 93 – 94 – 132 – 136 del Codice della Strada vigente.
Non tutti ne sono a conoscenza, ma le normative sul Codice della Strada sono completamente cambiate. Per spiegare al meglio quello che è accaduto, tutti i cittadini stranieri che desiderano avere la residenza in Italia – dal 21 marzo 2022 – si ritrovano a dover immatricolare i mezzi anche se già immatricolati all’estero.
La normativa evidenzia che l’obbligo scatta subito dopo i tre mesi, dal momento in cui è stata ottenuta la residenza. Se passano oltre 90 giorni da questa scadenza si applicheranno sanzioni molto alte e di vario tipo.
Questa registrazione deve essere effettuata all’interno del registro del REVE – Pubblico Registro dei veicoli esteri. Al momento la normativa fa riferimento a chi è proprietario del veicolo, non a chi lo sta conducendo. Per questo motivo moltissimi utenti chiedono di fare chiarezza in merito, soprattutto quando le auto sono in noleggio oppure in leasing.
Il problema si crea durante i posti di blocco, perché comunque chi gira con una targa estera in Italia e il soggetto è residente potrebbe scattare una multa da 700 sino a 3.000 euro (3.588 euro per essere precisi). Considerando che l’articolo 93 fa riferimento anche al sequestro del mezzo, il consiglio è di informarsi in toto sulla procedura evitando di prendere una multa salata e di restare senza il mezzo in questione.
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