Ragazzo di 15 anni si suicida in Polonia, vittima di un pedofilo e della politica

Si chiamava Mikolaj Filiks il ragazzo di 15 anni che si è tolto la vita in Polonia, sopraffatto dalle azioni di una campagna mediatica violenta.

Magdalena e Mikolaj
Magdalena e Mikolaj – Nanopress.it

Il ragazzo aveva subito gli abusi da un pedofilo pochi anni prima ma per accaparrare una manciata di voti in più, i politici e la stampa hanno pensato di rivelare il nome e cognome pubblicamente e così la sua vita non è stata più la stessa. Il peso insostenibile degli occhi puntati addosso sapendo che era proprio lui quel bambino, lo ha portato all’estremo gesto.

Mikolaj Filiks, 13enne polacco che si è suicidato

È facile parlare quando ormai la tragedia è consumata ma bisognava fare molto di più. Sicuramente Mikolaj poteva salvarsi, bastava avere un pizzico di sensibilità in più da parte dei propagandisti politici che hanno utilizzato il suo nome e cognome per denunciare un fatto di pedofilia.

Di questi abusi era stato realmente vittima due anni fa, quando ne aveva 13 e ora erano venuti a galla in maniera troppo prepotente per un ragazzino sensibile come lui, che non è riuscito a reggere il peso di tutto ciò e si è tolto la vita.

La madre Magdalena è disperata e in questo giorni ha postato diverse immagini del figlio sui social. Il ragazzo è morto il 17 febbraio sopraffatto dall’angoscia e ora la donna piange un figlio morto in modo crudele e forse si incolpa di non essere riuscita a salvarlo. Dopo gli iniziali post di denuncia la donna non ha pubblicato più nulla ma noi vogliamo chiarire cosa è avvenuto perché la storia di Mikolaj non deve ripetersi.

La storia di Mikolaj Filiks

Il caso del 15enne dimostra quanto i politici siano senza scrupoli ma anche i media. La Procura ha individuato questi come i responsabili del gesto ed è stata aperta un’indagine per istigazione al suicidio.

Miki, come lo chiamava sua madre, era diventato l’oggetto del desiderio di un funzionario comunale e amico di famiglia, tale Krzystof F., il quale abusò di lui sessualmente, cosa che fece anche con un’altra giovane minorenne.

L’uomo è stato processato nel 2021, un anno dopo i fatti, e ha ricevuto una condanna a 4 anni. Nella sua stessa lista c’era Magdalena, proprio la mamma del bambino. Alla fine del 2022 viene di nuovo alla luce il caso e un politico dell’opposizione pensa di utilizzarlo per proprio vantaggio.

Comincia così una campagna elettorale dove il caso viene utilizzato da televisioni e radio per la propaganda politica di questo uomo, ovvero Mateusz Morawiecki. Tutti spiattellano pubblicamente i dettagli del processo che dovevano rimanere segreti.

Tribunale
Tribunale – Nanopress.it

Si grida allo scandalo e gli esponenti del partito di cui faceva parte il pedofilo, ovvero Piattaforma Civica, vengono accusati di insabbiamento. Insomma una battaglia violenta con armi cattive che hanno ferito in primis il giovane Mikolaj Filiks.

Il suo nome viene messo bianco su nero ovunque, si scatenano calunnie, insinuazioni di dubbio gusto e addirittura Artur Lacki, parlamentare di Piattaforma Civica, ha annunciato ieri che boicotterà d’ora in poi i media.

Su questo ragazzo che fra poco avrebbe compiuto 16 anni è stata eseguita una condanna a morte lenta che ha portato al suicidio poiché i dati sono stati resi pubblici privandolo della sua privacy e il suo caso è stato strumentalizzato solo per l’appartenenza partitica della madre.

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