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Lo ‘strapotere degli agenti delle star’ in Rai, come lo aveva definito Roberto Fico della commissione di Vigilanza, avrà forse una fine: approvata la risoluzione del conflitto di interessi tra Rai e agenti dei vip, che pone un tetto alla presenza di alcuni artisti nei programmi prodotti dalle società degli stessi manager. Oltre a questo conflitto di interessi in Rai, sono state approvate altre norme che riguardano la trasparenza sugli stipendi degli agenti, la verifica dei format originali e la promozione di giovani autori per le produzioni cinematografiche indipendenti.
Con l’approvazione della risoluzione del conflitto di interessi, in Rai cambieranno alcune cose relative ai rapporti con agenti dei vip, come stabilito dalla Commissione di Vigilanza guidata da Michele Anzaldi (PD).
La prima e più importante novità che è la Rai non potrà più affidare la produzione delle sue trasmissioni a società che siano controllate o comunque collegate in qualche modo a quegli agenti che rappresentano artisti presenti in quegli stessi programmi.
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Il divieto imposto per risolvere il conflitto di interessi sarà valido anche nei casi in cui la società di produzione sia di proprietà di un artista presente nel programma.
Non potranno essere messi sotto contratto nello stesso programma più di tre artisti rappresentati dallo stesso agente dei vip.
La Rai, inoltre, non potrà effettuare coproduzioni di film con società facenti capo ad agenti che rappresentano artisti impegnati nella tv pubblica.
Tra le novità emerse nella risoluzione Rai figura anche la massima trasparenza sugli stipendi dei manager dei vip: le parcelle degli agenti saranno rese note sul sito della Rai e a disposizione per la consultazione online.
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Un altro punto molto importante è rappresentato dall’originalità dei format in Rai: saranno stabiliti dei criteri precisi per riconoscere quali format creati sono veramente originali.
In questo modo la Rai si augura di evitare lo spreco di risorse preziose e di impedire l’utilizzo di format esterni per aumentare i compensi di artisti, conduttori e giornalisti in maniera ingiusta.
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La Commissione di Vigilanza Rai ha fissato un limite a 90 giorni per l’acquisizione dell’atto di indirizzo, vale a dire perché le nuove indicazioni vengano recepite dall’azienda e dalle strutture interne.
Cosa succederà ai manager e ai vip coinvolti lo sapremo nelle prossime ore, quando arriveranno le reazioni alla risoluzione del conflitto di interessi in Rai.
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