L’intenzione è, entro qualche anno, di superare il modello del digitale terreste in favore di una rete Internet ultraveloce unica. Tutte le emittenti tv dovranno quindi lasciare le frequenze del digitale terrestre e Rai rischierebbe di trovarsi tagliata fuori. La tv pubblica però non vuole rinunciare a questa innovazione, purché, dicono da Viale Mazzini, il servizio sia visibile e gratuito per tutte le famiglie, così come già avviene sul digitale terrestre.
Al lavoro per la rete unica per Internet
Al progetto promosso dal Governo stanno già collaborando Tim, Open Fiber e Cassa Depositi e Prestiti. Il Cda della tv di Stato ha già dato il mandato formale all’ad Fabrizio Salini per ritagliarsi un posto accanto ai tre possibili partner che lavorano all’operazione.
Secondo AgCom, entro il 2028, tutti i canali tv saranno trasmessi via Internet, togliendo quindi alle televisioni le frequenze dell’etere per cederle alle società dei cellulari. Nel suo bilancio 2019, la società RaiWay già indicava in questi cambiamenti un “fattore di rischio“.
Dall’altro lato, comunque, l’ingresso di Rai potrebbe rivelarsi vantaggioso per la rete unica, grazie a 6200 chilometri di cavi in fibra ottica e 2300 siti di antenne di sua proprietà che porterebbe in dote alla rete 5G.
Una zona franca per vedere la Rai
Anche senza un abbonamento con un operatore TLC (Tim, Vodafone, Fastweb, Linkem e gli altri), quindi, i cittadini potranno avere accesso a una “zona di Internet” dove potranno vedere la Rai. Un’area franca che in molti Paesi in via di sviluppo esiste già per questioni di sicurezza o per garantire l’istruzione di base alla popolazione.
Come sul digitale, ma via web
Rai vuole comunque mantenere l’organizzazione editoriale attuale: programmi diversi in ogni regione, come i TG regionali, e garantirà i servizi essenziali per le persone con disabilità.
Sta già testando l’online grazie a Open Fiber
Per non giungere al passaggio di consegne impreparata, comunque la televisione di Stato sta già sperimentando la messa in onda via Internet 8K in quattro città campione (Milano, Torino, Napoli e Palermo). Grazie ad un accordo con Open Fiber, la società di Enel e Cassa Depositi e Prestiti.