Un raid vandalico che ci fa capire come ci sia ancora qualcuno che non ha rispetto per la memoria del nostro Paese. A Palermo, contro la Fondazione Falcone, un furto è stato perpetrato. Le indagini sono in corso per capire gli autori di questo gesto.
Un furto di 23 statuette, segno delle vittime di Cosa Nostra. Un gesto che ha suscitato indignazione e sgomento.
Un furto che fa discutere e riflettere allo stesso tempo. Mano ignote contro la memoria storica dell’Italia intera e, in particolare, di coloro che hanno donato la propria vittima nella lotta contro la mafia, ma anche di tutti quelli che sono stati vittime innocenti della malavita.
All’interno del cortile dove è anche installato “l’albero di tutti”, a Palermo, alcune persone hanno rubato, introducendosi furtivamente, ben 23 statuette che erano il simbolo di altrettante vittime della mafia. Un gesto che ha lasciato sgomenti in molti, segno che la memoria non è, purtroppo, da tutti rispettata.
Dai primi accertamenti, però, all’interno del cortile dove è situato anche l’albero, territorio della Fondazione Falcone, non sono state danneggiate altre cose. Anche l’albero, opera dell’artista Gregor Prugger e realizzata per i 30 anni dalle stragi dove trovarono la morte i giudici Falcone e Borsellino, non ha subito danno alcuno.
Il sindaco del capoluogo siciliano, Lagalla, ha immediatamente contattato le Forze dell’Ordine che si sono recate sul posto, dopo la segnalazione avuta anche dalla stessa Maria Falcone. Un atto vandalico che, come dichiarato dal primo cittadino, è un segno di “una domenica triste”. Un atto vandalico che si affianca, purtroppo, a quello che già ha visto sfregiare il murales dedicato a Paolo Borsellino.
Le indagini sono in corso per capire chi sia stato, se uno o più di uno, gli autori di questo raid. Da parte sua, il sindaco ha informato he sull’accaduto ci sarà massima attenzione e che verranno intensificati i controlli da parte delle Forze dell’Ordine, specialmente nell’area del cortile del complesso dello Spasimo (dove è successo il furto), anche per proteggere e preservare l’albero e tutto ciò che riguarda e ricorda tutte le vittime della mafia.
L’impegno del Comune di Palermo, come ha continuato il suo primo cittadino, continua sempre al fianco ed a favore della legalità, nella piena lotta alla criminalità organizzata. Un gesto che va condannato pienamente, anche come segno e simbolo di rispetto nei confronti delle famiglie delle vittime della mafia e di tutte le criminalità esistenti.
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