Claudio Ranieri esonerato. Di nuovo. Sono tanti i licenziamenti in carriera del tecnico di Testaccio. In una carriera che, va detto, lo ha visto anche vincere o comunque portare le sue squadre vicine al trionfo. Solitamente, però, è il secondo anno quello che frega l’allenatore. Bravo, bravissimo appena arriva in un club; in difficoltà, messo alla porta nella seconda o terza stagione. Un destino beffardo con chi ‘aggiusta’ le squadre, che poi gli si rivoltano contro.
Ripercorriamo tutti i licenziamenti subiti in carriera da Claudio Ranieri:
Napoli
La prima esperienza di livello, per Ranieri, arriva nella stagione 1991/92, quando gli viene data l’opportunità di guidare il Napoli alla fine di un ciclo memorabile al Cagliari, portato dalla C1 alla serie A in tre anni. Non è più la squadra di Maradona, questa, ma il tecnico riesce a portare i partenopei in Europa. Viene dunque confermato, ma il 1992/93 è tutta un’altra storia. Marco van Basten è l’artefice indiretto del licenziamento: segna con il Milan quattro gol al San Paolo e il presidente Corrado Ferlaino dà il benservito all’allenatore romano. Siamo a novembre. Al suo posto arriva Ottavio Bianchi.
Valencia
La prima esperienza fuori dall’Italia, per Claudio Ranieri, significa il Valencia. L’8 giugno del 2004, il tecnico firma un contratto triennale, andando a sostituire Rafael Benitez, che aveva vinto la Coppa Uefa. Ranieri inizia alla grande la stagione, vince infatti la Supercoppa europea superando in finale per 2-1 il Porto, ma il 25 febbraio del 2005 viene esonerato dopo che il Valencia è stato fatto fuori, sempre in Coppa Uefa, dallo Steaua di Bucarest.
Juventus
L’occasione della grandissima squadra arriva il 4 giugno del 2007 per Claudio Ranieri. Firma infatti per la Juventus, che è appena ritornata in serie A sotto la guida di Didier Deschamps. Firma per tre anni, Claudio, e la prima stagione è ottima. Riporta i bianconeri in Champions League con quattro giornate di anticipo, portandola al terzo posto. I preliminari di Champions, nell’estate del 2008, vengono superati senza problemi. E in Europa la Juve vince contro il Real Madrid sia a Torino sia al Santiago Bernabeu. Vittime illustri di Ranieri sono pure Roma e Milan in campionato.
La seconda parte di stagione, però, non premia il tecnico. Eliminazione in Coppa Italia in semifinale, pochissime vittorie in serie A e la decisione della dirigenza di sollevare dall’incarico Ranieri a tre giornate dal termine, con la squadra comunque terza in classifica. E’ il 18 maggio del 2009. Al suo posto arriva Ciro Ferrara, che otterrà due successi e il secondo posto.
Inter
Il 22 settembre del 2011 tocca all’Inter chiamare al suo capezzale Claudio Ranieri, al posto dell’esonerato Gian Piero Gasperini. Anche qui, nella prima parte di stagione sono fuochi d’artificio: primo posto nel girone di Champions League, derby con il Milan vinto. Eguaglia il suo record di sette successi consecutivi. Tra alti e bassi – comprese nove partite senza successi – arriva la sfida contro l’ex, la Juventus, che vince 2-0 relegando l’Inter all’ottavo posto in classifica. La dirigenza lo esonera, affidando la squadra all’allenatore della Primavera Andrea Stramaccioni.
Monaco
Ranieri riparte il 29 maggio del 2012 dalla Ligue 2 francese, alla guida di un Monaco però molto ambizioso. L’11 maggio del 2013 la squadra del Principato è di nuovo in Ligue 1, l’anno successivo il Monaco si piazza al secondo posto dietro all’inarrivabile Paris Saint Germain. Ma al presidente non basta: dà comunque a fine stagione il benservito a Ranieri, con un anno di anticipo, e al suo posto arriva il portoghese Leonardo Jardim.
Nazionale della Grecia
Claudio Ranieri ha anche un’esperienza con la Nazionale della Grecia. Il 25 luglio del 2014 firma per due anni, con l’obiettivo di portare gli ellenici alla fase finale degli Europei 2016. Il 15 novembre, però, dopo aver perso in casa 1-0 con le Faer Oer, viene esonerato. Nelle precedenti tre partite, aveva ottenuto solo un punto, pareggiando 1-1 con la Finlandia, e perdendo con Romani (0-1) e Irlanda del Nord (0-2).
Leicester
La grande vittoria e la grande sconfitta. Sono tutte e due al Leicester, modesta squadra di Premier League inglese. Claudio Ranieri, contro qualsiasi pronostico, porta il club a vincere per la prima volta nella storia il campionato inglese, superando squadroni come Chelsea, Tottenham, Arsenal, Manchester City e Manchester United, Liverpool. Titoloni sui giornali, la favola, il Re, King Claudio. La Società, però, non rinforza adeguatamente la squadra e perde anzi Kantè, autentico uomo indispensabile del centrocampo. Il 2016/2017, così, è grigio per il Leicester, che scivola in zona retrocessione.
Meglio va in Champions League. Il Leicester passa da prima il girone e, negli ottavi, perde 2-1 l’andata a Siviglia. Proprio dopo questo ko, Ranieri viene esonerato. Pare che in spogliatoio, il gruppo degli inglesi gli facesse la fronda.
Da ricordare anche tre esperienze che hanno visto Claudio Ranieri andare via prima dell’esonero. Nel 1999/200, alla guida dell’Atletico Madrid, se ne va dopo otto mesi, con la squadra al quintultimo posto in classifica in Liga. L’Atletico è sull’orlo della crisi, l’amministratore fallimentare il 3 marzo del 2000 accetta le dimissioni del tecnico. Al Chelsea vive un quadriennio di ottimi risultati, tra il 2000 e il 2004 (compresa una semifinale di Champions League e il secondo posto in Premier League). In 199 partite, ne vince 107, ma quando arriva Roman Abramovich il suo destino è segnato: arriva al suo posto Josè Mourinho.
Alla guida della Roma, la squadra di cui Ranieri è tifoso, dopo aver sfiorato lo scudetto nel 2009/2010, l’anno successivo – a seguito del 4-3 subito a Marassi dal Genoa dopo essere stato avanti 3-0 a fine primo tempo – rassegna le dimissioni. Il giorno dopo arriva Vincenzo Montella.
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