[didascalia fornitore=”ansa”]Alexander Bogadan Coltenau, il quarto appartenente alla banda che ha aggredito nella loro villa a Lanciano, in provincia di Chieti, i coniugi Martelli, arrestato dalla Polizia a Caserta[/didascalia]
”Se il responsabile è stato mio figlio punitelo, deve soffrire come ha fatto soffrire quelle persone” è il disperato urlo della madre di Alexandru Bogdan Colteanu, uno dei componenti della banda di criminali responsabili della rapina violenta messa a punto nella villa a Lanciano dei coniugi Martelli. Il 26enne rumeno è considerato il capo del gruppo. E’ stato l’ultimo a essere arrestato, si trovava nei pressi di Caserta, è stato tradito dall’orologio rubato ai coniugi a Lanciano, che aveva provato a vendere a un ricettatore della zona.
Secondo gli inquirenti Alexandru Bogdan Colteanu, capo della banda, è anche il più violento, sarebbe stato proprio lui a tagliare il lobo dell’orecchio della signora Niva Bazzan, nel tentativo di farsi dire dove si trovava la cassaforte di casa, che in realtà non esisteva affatto.
Mentre i suoi tre complici erano già stati individuati dalla polizia mentre stavano cercando di scappare ancora a bordo dell’auto rubata ai coniugi Martelli dopo la notte della rapina con pestaggio, Alexandru era convinto dia averla fatta franca, era scappato in Campania, si trovava nel Casertano, dove pensava di essere al sicuro. Tanto che stava cercando di piazzare presso un ricettatore della zona l’orologio della vittima, un Breitling. Gli uomini della squadra mobile di Caserta, diretti da Filippo Portoghese, lo hanno individuato prima e subito fermato.
A incastrarlo, a Casal di Principe, è stato il GPS montato sull’auto con cui si stava muovendo dopo la rapina a Lanciano.
[didascalia fornitore=”ansa”]I due fratelli Costantin Aurel Turlica, 22 anni e Ion Cosmin Turlica, 20, e il loro cugino Aurel Ruset, 25 anni.[/didascalia]
Gli altri responsabili della rapina violenta sono i fratelli Costantin Aurel e Ion Cosmin Turlica, e il loro cugino Aurel Ruset, tutti poco più che 20enni. La banda era quindi costituita solo da rumeni e non c’era nessun italiano, come si era pensato in principio dopo le testimonianze delle vittime che avevano sostenuto che il ‘capo’ parlava italiano senza inflessione, e anzi si era parlato di un possibile accento pugliese. In realtà Alexandru Bogdan Colteanu è nato in Romania (come i suoi complici) anche se viveva a Frosinone da tempo. Al momento è stato fermato per ricettazione, ma presto potrebbe arrivare il cambio del capo di imputazione in sequestro, rapina, lesioni gravissime. Il giovane deve scontare una pena di un anno per una rapina commessa quando era minorenne. Per i fatti di Lanciano si dice innocente.
Gli inquirenti stanno ancora indagando sulla banda perché all’appello mancherebbe un quinto componente: sarebbe una donna.