Quali sono le condizioni degli studenti italiani? Questa è la domanda che, ogni anno, attraverso i test Invalsi, ci fa capire “come sta andando la scuola italiana”. E, a quanto pare, i risultati non sono per niente incoraggianti.
Dalle elementari alle scuole superiori, le lacune sono tante, a partire proprio dalle abilità di base, ovvero quelle del saper leggere e scrivere.
La scuola italiana non è al top e le insufficienze sono presenti, almeno, per un alunno su due. Non sono per nulla incoraggianti i dati del rapporto Invalsi del 2023 che ci presentano gli studenti italiani non al massimo della forma. Oltre 45% degli studenti non raggiunge il livello base in quinta elementare, ed è proprio dalla scuola elementare che iniziano a vedersi i primi indebolimenti.
In seconda elementare i risultati di Italiano e di Matematica sono più bassi di quelli del 2019 e del 2021, ma ciò che preoccupa di più è, anche, la matematica. Sia in seconda che in quinta elementare, un bambino su tre non raggiunge le competenze di base e i risultati risultano essere ancora più bassi di quelli degli anni scorsi, in tutte le discipline, inglese compreso.
Non va meglio, però, nelle scuole superiori. Metà dei giovani che termina la maturità non è in grado di comprendere quello che legge. Per quel che riguarda la matematica, il 50% degli studenti raggiunge almeno il livello base, ma il divario fra Nord e Sud cresce sempre di più. Non meglio per le lingue straniere, dove il 54% degli studenti raggiunge, sì, il livello B2 nella prova di lettura, ma solo il 41% invece supera anche quella di ascolto.
La differenza però, fra le scuole, come dicevamo, emerge ancora una volta fra Nord e Sud Italia, specie per quanto riguarda la matematica e la prova di ascolto per la lingua straniera. L’istituto Invalsi evidenzia che la scuola primaria nel Mezzogiorno fatica a garantire uguali opportunità a tutti, con conseguenti effetti negativi sui gradi scolastici successivi.
Per quel che riguarda la lingua italiana, il 69% degli studenti, in seconda elementare, raggiunge il livello base e in regioni quali Basilicata, Umbria e Molise ci sono le quote più alte di studenti che raggiungono questo livello. Differente situazione, invece, in Sicilia e in Calabria dove ci sono le quote più basse di studenti che arrivano al livello base.
Il livello base in matematica, invece, anche qui, è raggiunto da circa il 70% degli studenti. Calabria, Sardegna e Sicilia sono quelli con le quote più basse, mentre Basilicata e Trento hanno le quote più alte. Un dato positivo però c’è: si ferma il calo, sia in italiano che in matematica, alle scuole medie, mentre migliorano (sempre alle medie) i livelli di apprendimento della lingua inglese.
Sono dati, quelli emanati e resi pubblici dall’Istituto Invalsi, che preoccupano. Il Ministro dell’Istruzione, Valditara, afferma: “I dati confermano un elemento di forte preoccupazione”.
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