Raro avvistamento nel Mar Mediterraneo: qualcosa di incredibile sorprende i passanti. Ecco che cosa viene a galla, si mobilita anche la ricerca per dare spiegazioni a riguardo.
Qualcosa di incredibile compare nel Mar Mediterraneo. Il raro avvistamento lascia anche gli studiosi senza parole. Ecco che cosa emerge dalle acque.
Quando il mare restituisce tesori incredibili
Il mare è da sempre un luogo misterioso che affascina tutti e che al contempo incuriosisce e spaventa. Ma chi non teme le acque, sono i biologi marini o gli studiosi. Questi, più di chiunque altro, sono in grado di apprezzare le meraviglie che spesso l’acqua può donare.
E non parliamo soltanto di relitti o ritrovamenti storici. Talvolta, appaiono dal nulla anche animali rari o esemplari in via di estinzione che fanno capolino dai luoghi più remoti del pianeta.
Oggi vogliamo portare l’attenzione su una notizia che sta facendo il giro del mondo: dalle acque del Mediterraneo è emerso qualcosa di davvero particolare.
A fare lo sconcertante e curioso ritrovamento, un uomo che ha portato sulla riva un esemplare particolare che ha lasciato tutti a bocca aperta, persino la ricerca si è mobilitata per capire che cosa il mar Mediterraneo ha restituito. Ecco che cosa ha stabilito la scienza.
Raro avvistamento nel Mar Mediterraneo: ecco cosa è emerso dalle acque
Non è raro che le ricerche dei biologi marini e degli studiosi dell’acqua, arrivino a scoperte sensazionali come piccoli tesori sepolti sui fondali o ritrovamenti di fossili o specie rare che si credevano estinte.
Talvolta però a fare dei ritrovamenti curiosi e alquanto sensazionali sono dei semplici passanti, dei bagnanti, dei nuotatori o comunque persone comuni che restituiscono altro materiale di studio agli addetti ai lavori.
Questo è proprio ciò che è accaduto qualche tempo fa quando Giannis Papadakis ha tirato fuori dalle acque qualcosa di davvero sensazionale. Ci troviamo in Grecia ed è l’estate del 2020 quando quest’uomo porta sulla sabbia un animale particolare che i ricercatori definiranno poi squalo Goblin.
Stiamo parlando di una specie molto rara da vedersi, soprattutto nel Mediterraneo. Noto anche con il nome di Mitsukurina owstoni, è davvero difficile da individuare e soprattutto in Europa.
Questa scoperta ha tenuto impegnati studiosi e ricercatori per ben 3 anni fino a quando gli studi condotti hanno subito d’improvviso un arresto per una ragione davvero incredibile.
Studi e ricerche: ecco cosa dice la scienza
Quello che tutti credevano essere un raro squalo Goblin in realtà non era altro che uno squalo di plastica. I ricercatori che hanno analizzato le immagini inviate da Papadakis al centro di ricerca, hanno finanche pubblicato lo studio, comparso nel 2022 sul Mediterranean Marine Science eJournal.
Lo squalo Goblin è, come dicevamo poc’anzi, una specie davvero rara che difficilmente si incontra nel Mediterraneo. È differente dagli altri squali per via della sua bocca che sembra un becco affusolato e della sua testa particolarmente schiacciata.
Generalmente, una specie di questo genere si trova negli oceani. L’ultimo avvistamento è avvenuto in Giappone poco prima dell’inizio del ventesimo secolo. Dopo la pubblicazione di questo studio, molti altri studiosi e ricercatori hanno iniziato ad avere dubbi sulla presenza di questo squalo Goblin nelle acque del Mediterraneo.
Troppe incongruenze, troppi dettagli che non avevano senso. Innanzitutto, il presunto squalo Goblin appariva di dimensioni più ridotte rispetto a quelli che di solito si osservano negli oceani. In secondo luogo, il colore appariva differente da quello tipico della razza in questione così come anche la forma delle branchie, difformi per dimensioni e struttura.
La foto che ha fatto il giro del mondo: dubbi sul raro ritrovamento avvenuto nel Mar Mediterraneo
Se a tutto questo aggiungiamo poi il fatto che in realtà coloro che hanno pubblicato gli studi non hanno mai esaminato da vicino l’esemplare ritrovato, ecco che ogni cosa diventa discutibile e opinabile.
Ciò che ha fugato però ogni dubbio è una fotografia che appena un anno fa ha iniziato a fare il giro del mondo. Nell’immagine in questione, appariva uno squaletto bianco del tutto identico al presunto squalo Goblin fotografato da Giannis Papadakis.
Ecco quindi che il 23 marzo, la ricerca viene dichiarata non attendibile. Nonostante questo, lo studio però continua ad essere presente sul Mediterranean Marine Science eJournal dato che altri ritrovamenti avvenuti proprio nelle acque del mar Mediterraneo risultano invece attendibili.
Che cosa ne è stato di Giannis Papadakis? Nessuno è riuscito più a rintracciare quest’uomo. Per il momento, restano dubbi sulle immagini che questi ha inviato nel 2020 al centro di ricerca. Per ora, tutti rimaniamo col dubbio. Il ritrovamento di Giannis Papadakis era davvero un esemplare di squalo Goblin o solo un giocattolo di plastica?
Ciò di cui siamo sicuri invece è questo, che talvolta anche i sistemi di revisione che adottano studiosi e scienziati nei vari centri di ricerca possono riportare problemi ed errori che diventano virali e che nel giro di pochissimo tempo fanno il giro del mondo dando talvolta per vere notizie che invece sono false.