Arriva da parte del nuovo governo la stretta sui rave party. Ecco tutte le norme del ministro Matteo Piantedosi: nuova fattispecie di reato.
I dubbi di Tajani sulla possibilità dell’uso delle intercettazioni per limitare l’organizzazione dei rave party illegali. Ecco una delle prime manovre del governo Meloni, voluta dal ministro degli Interni Matteo Piantedosi: “Urgente, Italia vulnerabile ai rave party“.
Una manovra urgente, per un Italia vulnerabile ai rave. Sono queste le parole del ministro degli Interni Matteo Piandetosi che ha disegnato le norme anti-rave party e istituito una nuova forma di reato. Una delle prime manovre del governo Meloni arriva dunque in risposta, e in concomitanza, proprio del rave di Modena appena bloccato dalle forze dell’ordine dove sono state intercettate e identificate circa 1.300 persone.
Dunque secondo quanto emerso dal Cdm, nuovi reati attendono coloro i quali organizzeranno o promuoveranno eventi con l’invasione di aree pubbliche o private. Al rimo comma il reato sarà punito con una pena di reclusione da tre a sei anni, e con una multa che andrà da 1.000 euro a 10.000 euro.
La nuova fattispecie di reato riguarderà dunque l’invasione di terreni o edifici pubblici, e privati, per “raduni pericolosi per l’ordine pubblico”. Secondo quanto si apprende dal nuovo articolo 434 bis del codice penale dunque, il numero delle persone dovrà essere superiore a 50, e allo scopo di organizzare un raduno dal quale può derivare incolumità pubblica o per la salute.
Durant il Consiglio dei Ministri, secondo quanto si apprende, pare che durante la discussione si sia ipotizzata anche un’altra mossa per limitare l’organizzazione di rave illegali, ossia quella delle intercettazioni. Una possibilità che però non sarebbe andata a genio – per usare un eufemismo – ad Antonio Tajani.
Il vicepremier infatti preferirebbe, secondo quanto riferito, che tali strumenti delicati rimangano nell’ambito delle indagini mafiose, e che non si allarghino anche alle organizzazioni di feste illegali. Le sue perplessità, raccontano dal Cdm, sarebbero state appoggiate anche dal Presidente del Consiglio Meloni.
Intanto il rave a Modena è stato definitivamente sgombrato, le forze dell’ordine hanno posto i sigilli e tutti i partecipanti hanno lasciato la zona. In particolare Matteo Salvini sull’operazione di sgombero si dice entusiasta, e comunica: “La pacchia è finita“, mentre Giuseppe Conte ha punzecchiato il governo paragonando il raduno modenese a quello di Predappio.
Un raduno, che ha visto la partecipazione di diversi militanti di estrema destra radunarsi in provincia di Cesena per il 100esimo anniversario della marcia fascista sulla capitale, e che non ha generato nessuna reazione da parte del governo.
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