Ravenna, i lavori per il rigassificatore inizieranno nel 2023

Entro i primi mesi del 2023, sarà avviato il piano per la realizzazione del rigassificatore a Ravenna, al fine di incrementare l’autonomia energetica. 

Rigassificatore
Rigassificatore – Nanopress.it

Saranno avviati, agli inizi del 2023, i lavori per la realizzazione del rigassificatore a Ravenna. Un progetto che punta ad ottenere maggiore autonomia energetica mediante la piattaforma galleggiante.

Ravenna, nel 2023 partono i lavori per la creazione del rigassificatore

Nei primi mesi del 2023, partiranno i lavori per la realizzazione del rigassificatore a Ravenna, che potrà garantire maggiore autonomia energetica.

La conferenza dei servizi sarà conclusa entro fine ottobre e dall’anno prossimo partiranno i lavori per la realizzazione della struttura che sarà situata al largo del porto della città. Commissario del progetto è stato nominato il presidente Stefano Bonaccini.

A Snam saranno inviate le richieste di integrazione da parte della struttura commissariale. Pertanto, la società avrà a disposizione un periodo di 20 giorni, che scadranno il 26 settembre, per fornire la propria risposta. Una nuova seduta sarà indetta nei primi giorni di ottobre per mettere al vaglio la documentazione fornita da Snam.

Che cos’è la rigassificazione e come funziona

Il gas naturale liquefatto deve essere rigassificato per essere utilizzato come combustibile, per la produzione di energia elettrica, per il riscaldamento, la cottura e così via. Questo processo può essere effettuato in diversi modi, come spiegato nell’articolo.

Per il trasporto su grandi distanze o quando non sono disponibili condotte per il gas naturale, il gas può essere trasportato come gas naturale liquefatto (GNL). Il gas naturale è comunemente trasportato e immagazzinato allo stato liquido, perché il suo volume è diminuito di circa 600 volte rispetto allo stato gassoso.

Raffreddando il gas fino a circa -162°C, il gas condensa e diventa liquido. La rigassificazione è il processo di riconversione del gas allo stato gassoso, riscaldando il gas liquefatto.

Un impianto di rigassificazione può utilizzare uno scambiatore di calore con acqua di mare come mezzo di riscaldamento per aumentare il calore del gas naturale per cambiarlo dallo stato liquido a quello gassoso.

I vaporizzatori d’aria possono essere utilizzati anche dove ventole più grandi spingono l’aria attraverso scambiatori di calore per vaporizzare il GNL. Nei periodi di forte domanda, la rigassificazione potrebbe anche essere accelerata utilizzando bruciatori subacquei alimentati a gas naturale.

Tradizionalmente, il gas viene trasferito dalla nave metaniera in forma liquida al terminale di GNL dove la rigassificazione avviene utilizzando la tecnologia di rigassificazione a terra, ma oggi le soluzioni galleggianti stanno diventando sempre più comuni, proprio come quella che sarà costruita a Ravenna.

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