Tentato femminicidio a Ravenna, dove un uomo ha tentato di uccidere la moglie con un mix di farmaci ma ha poi negato.
In Tribunale, dove sta affrontando le cause per rispondere dell’accusa di tentato omicidio, ha affermato ai giudici che le pasticche rinvenute nel caffè della donna erano per lui e non aveva intenzione di uccidere la consorte.
Tentato omicidio a Ravenna
Ha dell’incredibile la storia di un uomo di Ravenna che ha tentato di uccidere la moglie con un mix di farmaci anticoagulanti e vasodilatatori, provocandole un’emorragia cerebrale.
Arrestato per tentato omicidio, ha riferito ai giudici che in realtà si sarebbe confuso e le pasticche trovate nel caffè della donna erano per lui.
Il cuoco 48enne di Ravenna avrebbe quindi negato tutto ma in realtà dalle indagini sono emersi dettagli molto inquietanti. L’uomo infatti era solito drogare con diversi farmaci i suoi cibi e bevande, quindi quello che ha scatenato l’emorragia cerebrale non era l’unico episodio.
Il piano diabolico di Remigio Scarzani è stato smascherato dalle telecamere piazzate dai Carabinieri, che da tempo lo tenevano sotto controllo. Dai filmati si vede come il cuoco ha tentato di avvelenare la moglie mescolando diverse pasticche, frantumate e poi disciolte nel caffè con lo zucchero.
La donna seguiva in effetti una terapia a base di anticoagulanti ma il marito aumentava di molto il dosaggio, inoltre aggiungeva un ingrediente letale: pasticche vasodilatatrici che alla lunga avrebbero potuto ucciderla.
Il movente
La storia della coppia era contraddistinta da continui tira e molla ma soprattutto a fare da ombra alla relazione dei due era la fortissima gelosia.
Come confermato dai messaggi sul cellulare dell’uomo, sequestrato dalle forze dell’ordine, le intenzioni erano ben chiare, infatti parlando con una parente affermava di dover fare qualcosa altrimenti avrebbe dovuto seppellire viva la moglie.
“devo farla sparire e chi si è visto si è visto.. la impicco con le mie mani”.
Questi alcuni terribili passaggi di varie chat scambiate nel periodo in cui stava già intossicando la donna, tentando di farla morire pian piano per gli effetti dannosi dei farmaci che le somministrava.
Un piano studiato nei minimi dettagli che per fortuna è stato smascherato dalle autorità prima che la situazione degenerasse.
Tuttavia, l’uomo continua a professarsi innocente fornendo delle scuse che non convincono i giudici.
Remigio Scarzani nega tutto
Ascoltato diverse volte davanti al collegio penale di Ravenna, dove è a giudizio per tentato omicidio, Scarzani ha affermato che la donna dimenticava di assumete i farmaci che le aveva prescritto il medico e così lui l’aiutava.
“è stato un errore, ho confuso le mie pasticche con le sue, non volevo di certo ucciderla. non è stata un’azione volontaria e non mi sono mai accorto che le stavo dando i medicinali sbagliati”.
Secondo l’accusa però è impossibile confondere i farmaci in questione poiché esteticamente sono molto diversi, inoltre a supporto del tentato omicidio c’erano i diversi messaggi rinvenuti.
Secondo i dettagli emersi, i due si erano legalmente separati nel 2017 ma continuavano a frequentarsi. Tuttavia il cuoco intratteneva anche una seconda relazione ma nascondeva la verità a entrambe le donne.
Nel periodo in cui ha intossicato pesantemente la moglie, erano tornai a vivere insieme per un nuovo tentativo di riconciliazione.
Evidentemente però, i piani dell’uomo erano ben altri.