Tempi duri per la cacciatrice Rebecca Francis: la donna, originaria dello Utah, ha una pagina web e un profilo su Facebook dove pubblica numerose foto con le sue prede. Una di queste, che vede lei sorridente con accanto una giraffa agonizzante, è diventata virale dopo essere stata diffusa su Tiwtter dall’attore comico Ricky Gervais, e l’indignazione è scoppiata in maniera virale, con modalità simili al caso della texana Kendall Jones. Da giorni ormai su di lei piovono insulti e minacce di morte dagli utenti della Rete, e ben pochi sono i sostenitori che la difendono.
‘Deve essere successo qualcosa nella tua vita se hai la necessità di dover uccidere un bell’animale e poi posare accanto a lui sorridente‘ ha scritto la star americana sul suo profilo Twitter, dndo il via al putiferio mediatico contro la ragazza. La foto in realtà non è recente ma risale a qualche tempo fa, tuttavia il web si è scatenato contro Rebecca Francis, madre di otto figli, con minacce ed insulti di vario tipo: ‘Il mondo sarebbe un posto migliore senza di te‘, ‘Spero che il tuo fucile s’inceppi e finisci per spararti‘, ‘Posso venire? Ma l’unico proiettile che userò sarà quello che metterò nella tua testa‘, sono solo alcune delle frasi pervenute alla donna sui suoi canali in Rete.
Rebecca Francis, che non disdegna il fucile anche se preferisce arco e frecce per uccidere le sue prede, è una cacciatrice prolifica oltre che protagonista di alcuni show televisivi e reality dedicati al tema della caccia e dell’avventura. Nella sua ‘carriera’ può vantare di aver ucciso felini di grossa taglia come erbivori, leoni, leopardi, antilopi, gnu, persino orsi bruni. Non è la prima volta che ci si indigna in Rete per la diffusione di immagini raccapriccianti, in cui gli animali vengono ancora visti come trofei da esporre: la platea è ormai cambiata, sempre più sensibile ai diritti degli animali rispetto ad un tempo, e la caccia viene vista come una passione esecrabile, a maggior ragione quando rivolta contro specie in via di estinzione. Già contro Kendall Jones era partita una petizione su Facebook che aveva raccolto migliaia di adesioni per costringere Mark Zuckerberg a rimuovere il profilo della giovane cacciatrice, con successo. Non saremmo stupiti se qualcosa di analogo dovesse accadere anche con Rebecca Francis, caduta anch’essa nella trappola del web 2.0: non tutto è degno di essere condiviso, soprattutto di cose come la caccia indiscriminata, oramai condannata dalla gran parte dell’opinione pubblica, e non solo su internet.
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