La moglie di un detenuto a Rebibbia è stata fermata per aver provato a consegnare alcuni grammi di hashish al marito, nascondendoli nello spezzatino. La donna, trentenne incensurata di Napoli, sperava di passare i controlli con il suo pacchetto di viveri per il marito. Ma gli agenti si sono insospettiti e hanno deciso di controllare il cibo che la donna voleva far arrivare al marito detenuto nel carcere romano.
La donna, che vive a Tor Bella Monaca, ha provato a far entrare in carcere 50 grammi di hashish diviso in piccole confezioni da 5 grammi l’uno. La sostanza era stata nascosta nello spezzatino ed era diretta al marito. La polizia penitenziaria l’ha però fermata ai controlli, rinvenendo l’hashish.
In casa della donna gli inquirenti hanno trovato altri 20 grammi di hashish: “Mi sono avanzati perché non entravano in pentola” ha detto la trentenne per giustificarsi.
Arrestata e processata per direttissima, è stata giudicata colpevole e condannata a due anni di reclusione, pena sospesa. E’ tornata libera poiché senza precedenti e in una “situazione complessa e a rischio”.
Nel suo racconto la donna ha scagionato il marito, che sta scontando la sua pena per spaccio di cocaina. “Nessuno mi ha chiesto nulla. Mio marito non è tossicodipendente” ha precisato, “Fuma hashish e qualche volta assume cocaina” (ma sta seguendo un programma di disintossicazione in carcere). “L’avevo visto nervoso agli ultimi colloqui. Allora ho pensato di tirargli su il morale”, ha detto la donna al giudice.
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