È arrivato un accordo definitivo sul Recovery and Resilience Facility, ossia il piano di sussidi e prestiti ai quali potranno avere accesso i Paesi membri della Ue. Il piano di ripresa economica dalla pandemia di Covid-19 è infatti giunto al punto di svolta dopo che il Parlamento e il Consiglio europeo sono riusciti a scendere a patti, l’Italia quindi si vedrà assegnati un totale di circa 209 miliardi di euro nell’ambito del piano Next Generation EU.
Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte si è espresso molto positivamente in merito all’accordo sul bilancio pluriennale europeo e del Next Generation Eu, che ha definito “un’ottima notizia“, così come sull’intesa riguardante il Recovery Fund.
Secondo quanto pattuito, i governi nazionali avranno a disposizione tre anni di tempo per accedere ai finanziamenti e potranno altresì richiedere un prefinanziamento fino al 13% (con soglia aumentata rispetto all’iniziale 10% di luglio), erogabile all’approvazione piani di spesa, che il nostro Paese ha già prontamente presentato.
Da Bruxelles hanno anche comuniato le linee guida alle quali i piani nazionali dovranno attenersi per avere accesso al finanziamento, riassumibili in sei ambiti politici di rilevanza europea: transizione verde (cui dovrà andare almeno il 37% del budget assegnato), trasformazione digitale (che richiede invece il 20% del fondo nazionale), coesione economica e competitività, coesione sociale e territoriale, reazione e preparazione alle crisi, politiche per le nuove generazioni.
L’accordo firmato per il Recovery Fund prevede quindi “un aumento del 30% del prefinanziamento del piano di Recovery” e “per l’Italia si passa dai 15 ai 20-21 miliardi, un risultato importante“, ha spiegato Irene Tinagli, eurodeputata del Pd e presidente della commissione Affari economici del Parlamento europeo. “Un anticipo che consentirà ai Paesi di partire con gli investimenti“, ha aggiunto l’eurodeputata.
“L’Italia ha già mandato una bozza di piano di riforme e ora la analizzeremo“, spiega il commissario europeo al Bilancio Johannes Hahn, “L’obiettivo è quello di agevolare la ripresa del Paese, ma anche renderlo più resiliente“.
A questo punto manca solo la ratifica nazionale in tutti e 27 i Paesi Ue del pacchetto finanziario, secondo quanto spiegato da Hahn.
Anche il commissario Ue all’Economia ed ex presidente del Consiglio italiano, Paolo Gentiloni, è intervenuto dopo la conclusione dell’accordo: “La Recovery and Resilience Facility apre la strada all’Europa non solo per ricostruire la sua economia dopo la pandemia, ma anche per trasformarla“, ha detto. “Ora abbiamo un’opportunità unica per mantenere i nostri impegni ambientali, per accelerare la transizione digitale, per aumentare le competenze e affrontare le disuguaglianze“, concludendo poi il suo intervento con una cauta speranza: “Mentre questo anno triste volge al termine, guardiamo avanti al 2021 con ottimismo e determinazione“.
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