A Pietro Maso è stato assegnato il reddito di cittadinanza. L’uomo era stato condannato a 30 anni di carcere per avere ucciso, nel febbraio 1991, i genitori Antonio e Mariarosa. I fatti avvennero a Montecchia di Crosara, in provincia di Verona, quando lui era appena maggiorenne. I genitori furono massacrati a sprangate perché Maso voleva i soldi dell’eredità.
La notizia è stata diffusa dal settimanale Oggi, che indica Maso come percettore del reddito di cittadinanza dalla fine del 2019.
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Secondo il suo legale Marco De Giorgio, anche se concesso, il sussidio dovrebbe essere stato sospeso già mesi corsi. Questo perché insieme con la condanna per il duplice omicidio dei genitori è stato anche – eccezionalmente – interdetto in perpetuo dai pubblici uffici a causa della gravità del reato commesso.
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Reddito di cittadinanza a Pietro Maso per errore?
Nello specifico, per l’ordinamento italiano non possono ricevere “pensioni, assegni e stipendi a carico dello Stato” chi ha precedenti penali per reati connessi al terrorismo, alla criminalità organizzata o per truffa ai danni dello Stato. Quindi Maso di fatto non doveva essere sottoposto alla limitazione, ma vista la gravità e l’efferatezza del duplice omicidio di cui si è macchiato, i giudici decisero per l’interdizione.
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De Giorgio, legale di Pietro Maso, ha sottolineato che probabilmente il suo assistito non sapeva di non avere diritto al reddito di cittadinanza quando ha fatto domanda. Quindi, in sostanza, per subire un processo in merito ed essere perseguito penalmente, si dovrebbe dimostrare la sua malafede.
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