Il reddito di cittadinanza, a breve, cesserà di esistere, ma alcuni cittadini potranno continuare a beneficiare di una sovvenzione economica.
Non c’è che dire: il costo della vita è decisamente aumentato negli ultimi anni. Per questo, molte persone hanno sempre più difficoltà ad arrivare alla fine del mese. A tutto ciò, si va ad aggiungere anche la disoccupazione, condizione che, come tutti saprete, è ancora oggi estremamente diffusa, specialmente tra i giovani. E fu proprio per questo che, anni fa, il governo dell’epoca decise di iniziare a mettere a disposizione una serie di aiuti per i cittadini più bisognosi. Nacque, così, il Reddito di cittadinanza.
Per diverso tempo, dunque, i cittadini hanno potuto usufruire di tale agevolazione, ma attualmente, tutto sta per cambiare. Il nuovo governo, infatti, con la Legge di bilancio 2023, ha deciso di puntare sulla formazione e sul lavoro. Per questo motivo, a breve, il reddito di cittadinanza sarà abolito. Lo stato, però, non ha di certo fatto di tutta l’erba un fascio, e ha stabilito che tutti coloro i quali posseggono determinati requisiti potranno comunque continuare a beneficiare di un aiuto economico.
Quali sono le categorie in questione? Quando e come cambierà l’erogazione delle sovvenzioni per coloro i quali ne hanno diritto? Ecco, a tal proposito, tutto quello che c’è da sapere.
Reddito di cittadinanza: i termini della scadenza della sovvenzione
Come precedentemente accennato, dunque, con la nuova Legge di bilancio, il governo ha deciso di modificare le direttive inerenti alla percezione del Reddito di cittadinanza. La prima cosa importante da ricordare è che il 31 luglio 2023 il reddito verrà ufficialmente abolito per tutti i nuclei familiari con ISEE non superiore ai 6.000,00 €, i cui membri di età compresa tra i 18 e i 59 anni sono persone abili al lavoro.
Le famiglie che, invece, dispongono di un ISEE inferiore a 9.360,00 €, e al cui interno vi sono minorenni, persone che hanno superato i 60 anni di età o affette da disabilità, potranno continuare a percepire il Reddito e la Pensione di cittadinanza fino al 31 dicembre 2023.
Tutti i cambiamenti in arrivo
Nonostante il Reddito di cittadinanza presto scomparirà, le famiglie bisognose continueranno comunque a essere supportate e seguite dallo stato. Il governo, infatti, ha scandito delle linee guida ben precise per ognuna delle due categorie precedentemente citate.
Per ciò che concerne il secondo gruppo di famiglie, ad esempio, quelle composte da disabili, minori e/o over 60, a partire dal 1 gennaio 2024 sarà disponibile l’Assegno di inclusione, sovvenzione che avrà una validità di 18 mesi con possibilità di rinnovo.
Per i facenti parte del del primo gruppo, invece, a partire da settembre 2023 verrà messo a disposizione un progetto di formazione al lavoro, in modo da permettere a tutti la possibilità di trovare un’occupazione. A tale iniziativa, inoltre, possono partecipare i membri dei nuclei familiari percettori di Assegno di inclusione, salvo disabili, persone affette da tumori, “caregiver” e volontari.
Il progetto di formazione durerà al massimo un anno, periodo durante il quale i partecipanti riceveranno un contributo pari a 350,00 €. Questi ultimi, però, per continuare a percepire tale somma e non rischiarne la sospensione, ogni 90 giorni dovranno confermare la loro adesione al progetto.