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Economia

Reddito di cittadinanza: dall’inizio dell’anno respinte 240.000 domande

Durante i primi 10 mesi del 2022 sono state circa 1.290.000 le domande ricevute dall’INPS per il reddito di cittadinanza.

Reddito di cittadinanza- Nanopress.it

Una grande fetta, ossia circa 290.000, dal 2023 risultano essere a rischio.

Le domande respinte dall’INPS nel 2022

L’INPS è stata chiara sulla questione ed ha affermato che dall’inizio del 2022, sono state 240.000 le domande per il reddito di cittadinanza che sono state rifiutate.

Infatti l’Istituto nazionale di previdenza ha affermato che gli scenari a rischio e quindi i conseguenti allarmi hanno dato la possibilità all’INPS di trovare, su un milione e 290.000 domande di reddito di cittadinanza, il numero esatto di quelle che saranno a rischio.

Si parla infatti di 240.000 beneficiari che, causa della mancanza di uno dei requisiti, ossia della residenza in Italia oppure per dichiarazioni false, hanno ricevuto un secco no dall’INPS prima di poter beneficiare di tale aiuto.

Altre 50.000 invece sono state bloccate per essere sottoposte ad ulteriori controlli necessari per la verifica dei requisiti.

Tensioni nelle piazze a causa delle modifiche al reddito

Numerose sono le tensioni che stanno portando grande preoccupazione nelle forze di polizia nell’intero Paese, delle manifestazioni che potrebbero causare anche degli incidenti gravi.

Infatti non manca una grande parte della popolazione che si trova in difficoltà economica e che è pronta a capitanare la folla imbufalita che ormai è presente sempre di più nella società.

Un pericolo che è ben chiaro a Matteo Piantedosi, il Ministro dell’Interno, che il 9 ottobre si è trovato al centro dell’assalto presso la sede CGIL che vedeva la presenza alcuni “professionisti degli scontri di piazza“.

La situazione risulta essere sempre più fuori controllo se si pensa al fatto che molte sono state le minacce inviate alla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni tramite i social.

In particolar modo quella di morte fatta da un uomo la cui unica paura è quella di perdere il reddito di cittadinanza.

Manifestazione a piazza del Popolo- Nanopress.it

Ed è proprio questo che ha creato la maggior parte dei malcontenti nella popolazione italiana, una misura che è stata molto modificata attraverso l’ultima legge di bilancio.

In questa occasione infatti Giorgia Meloni ha pensato di ridimensionare tale sussidio andando ad eliminare la garanzia di ottenere l’assegno per 18 mesi.

È questo un grandissimo problema in quanto, in base a ciò che afferma l’INPS, nel 2020 grazie alla misura ci sono stati un milione di poveri in meno.

In ogni caso però si tratta di una valutazione che spetta alla politica e che porta le forze dell’ordine a fronteggiare tutti i malcontenti nati a seguito delle decisioni prese dai parlamentari.

Aumentano sempre di più i malcontenti in Italia

Lamberto Giannini, il capo della polizia, sa bene quanto difficile sia diventato gestire tutte le manifestazioni in Italia.

Egli infatti è stato molto spesso colui che ha gestito le manifestazioni nel corso della pandemia, una situazione che ha causato non pochi problemi in diverse città.

Ed è per questo motivo che il prefetto ha dato inizio ad un vero e proprio giro in tutto il paese è così da avere sotto controllo la situazione.

Più di una volta Giannini infatti ha affermato quanto sia importante la prevenzione e quindi conoscere in anticipo quei possibili focolai di tensioni così da evitarli e rischiando poi che qualcuno possa approfittarne.

Ed è a questo punto che egli invita a monitorare tutte le situazioni delle varie aziende che versano in una situazione difficile.

Minacce a Giorgia Meloni

Un altro elemento molto importante è la mediazione. Infatti non deve essere sottovalutata l’importanza di stringere dei contatti con coloro che hanno il compito di organizzare iniziative in piazza andando così a stabilire anche delle regole precise che devono essere rispettate così da evitare la nascita di eventi violenti.

Aspetta non sottovalutare anche e ciò che accade sul web in quanto i canali social sono ricchi di gruppi ed individui che alimentano le iniziative andando ad indicare tutti gli obiettivi che devono essere colpiti.

In questo caso entra in gioco la polizia postale pronta ad intervenire nel caso in cui ci si trovi di fronte a situazioni pericolose proprio come accaduto alla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e alle minacce che ha ricevuto sui social.

Marina Nardone

Sono Marina Nardone, nata nel 1992 e diplomata al liceo classico. Amo la scrittura anche se il mio cuore è occupato da un'altra passione, quella per l'uncinetto con cui creo dei piccoli capolavori. Su Nanopress.it mi occupo di economia.

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