Pur di ottenere il reddito di cittadinanza, alcuni sono disposti a fare di tutto. Ma la vicenda che stiamo per raccontarvi ha dell’assurdo. Un uomo ha dichiarato di avere 8 figli pur di ottenere il sussidio economico.
A Treviglio sono in corso i controlli proprio per i precettori del reddito. E un caso particolare è stato scoperto.
Il reddito di cittadinanza è nato come sussidio per chi, per una serie di svariate ragioni, non riusciva ad arrivare a fine mese. È nato come un aiuto economico per tutte le famiglie che, dichiarato e verificato un certo reddito, vengono dallo Stato aiutate.
Almeno questo doveva essere l’intento di questa legge e di questo stesso sussidio. Ma non sempre è così. Grazie ai continui controlli da parte delle Forze dell’Ordine, è stato più volte, possibile scoprire quanti sono coloro che, in realtà, non avrebbero i requisiti idonei per poterlo ricevere.
Uno di questi casi è stato scoperto a Treviglio, in provincia di Bergamo dove un uomo, pur di riuscire a rientrare nei canoni dell’esser precettore del reddito di cittadinanza, ha addirittura attuato la “moltiplicazione” del numero dei suoi figli. Da 2 che ne ha, allo Stato ne ha dichiarati ben 8. Ma i controlli l’hanno stanato e scoperto.
Sono ben 22 le persone individuate come non idonee a ricevere il reddito di cittadinanza nei controlli effettuati nel Comune di Treviglio. È bastato il controllo della dichiarazione Isee e il relativo certificato anagrafico e di famiglia per capire che, a questi furbetti del reddito, c’era qualcosa che non andava.
Il vicesindaco della cittadina lombarda ha specificato che l’amministrazione comunale aveva già segnalato 49 casi di difformità per la ricezione del sussidio statale e, da queste segnalazioni, si era riusciti già a cancellare 29 persone che non avevano diritto a riceverlo.
E, sulla base di ulteriori controlli, dallo scorso 6 luglio, altre 22 persone sono state depennate e costrette a rinunciare al reddito perché non idonee. E fra questi, un caso molto particolare: un uomo che, pur di ottenere l’aiuto economico, anche se non rientrando nei parametri richiesti dallo Stato, aveva ben pensato di aumentare il numero dei suoi figli, dichiarandone, invece di 2 (quanti effettivamente ne ha) ben 8.
Ciò ha notevolmente insospettito sia il Comune che le Forze dell’Ordine atte al controllo e, così facendo, si è scoperto l’inganno e, anche a questi, è stato tolto il sussidio.
Un aiuto necessario sì, ma a chi veramente ha bisogno. Non a chi è furbo.
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