Il generale italiano della Guardia di Finanza Giuseppe Zafarana svela i retroscena che hanno portato le fiamme gialle a smascherare più di 29 mila falsi poveri, che hanno richiesto e percepito il reddito di cittadinanza.
Nel 2019 viene introdotto in Italia il reddito di cittadinanza. Ad avviare questa forma di sostegno è stato il Governo Conte I, formato dalla Lega e dal Movimento 5 Stelle.
Chiamato “Reddito di Cittadinanza” in maniera errata, questa forma di sussidio è rivolta a tutti coloro i quali si trovano in uno stato di disoccupazione involontaria.
Purtroppo però in Italia è stato utilizzato in maniera illecita da molti.
Vediamo insieme cosa ha scoperto in merito la guardia di finanza.
Questo tipo di sussidio è stato reso disponibile sia per i cittadini del nostro Paese sia per quelli europei o extracomunitari.
Ovviamente per potervi accedervi, i soggetti devono essere in piena regola con il proprio permesso di soggiorno e avere come residenza un luogo italiano, registrata da almeno dieci anni.
Altro requisito indispensabile è che, il soggetto si trovi al momento della richiesta in uno stato al di sotto della soglia di povertà.
Dall’1 aprile del 2019 è stato avviato, ma è stato reso disponibile in Italia a chi ne avesse bisogno, solo dopo il 6 marzo dello stesso anno.
I fondi destinati a questo tipo di sostegno per le persone in difficoltà ammonterebbe a circa 4,68 miliardi.
La quota destinata al soggetto che ha presentato le carte e risulta essere in regola varia da soggetto a soggetto secondo alcuni parametri.
Il singolo soggetto, senza un nucleo familiare a carico al momento della domanda, percepisce mensilmente una cifra che si aggira intorno ai 780 euro.
Invece, per una famiglia composta dai genitori e da due figli minorenni o uno maggiorenne spetterebbe un sussidio di 1.330 euro circa al mese.
Ovviamente questo sussidio è previsto solo per le persone che si trovano involontariamente disoccupate, pertanto per poter continuare a percepire l’aiuto economico, sarà richiesto di accettare una delle proposte lavorative che verranno periodicamente proposte al soggetto.
Da qualche tempo, in seguito alla scoperta di illeciti, sono stati modificati i doveri di chi percepisce questo tipo di sussidio.
Infatti, dopo due offerte di lavoro rifiutate da chi percepisce il mensile, in automatico decade la possibilità di continuare a ricevere il reddito di cittadinanza.
Inoltre, già dal primo rifiuto, sarà ridotta la cifra mensile di cinque euro.
I controlli dei requisiti per il reddito di cittadinanza sono stati avviati dalla guardia di finanza all’inizio del 2021, portando alla denuncia di più di 29.000 persone.
I soggetti avevano infatti percepito illegalmente i sussidi promossi dallo Stato. Altri invece avevano solo avviato le pratiche per richiederlo, ma non avevano ancora percepito i soldi.
La quota in denaro acquisita impropriamente da queste persone ammonterebbe a 290 milioni di euro.
La guardia di finanza comandata da Giuseppe Zafarana, insieme all’aiuto dell’Agenzia delle entrate, ha fatto emergere una frode pari a 5,6 miliardi di euro.
Queste cifre sarebbero poi state riciclate, investendo in società, gioielli, appartamenti non solo in Italia e criptovalute.
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