Arriva il reddito di inclusione per aiutare le famiglie in difficoltà economica. La legge contro la povertà è stata approvata in Senato con 138 sì, 71 no e 21 astenuti. La legge delega, collegata alla legge di Stabilità, vuole assicurare un sostegno economico al 24,5% dei nuclei familiari che risultano al di sotto della soglia di povertà. Secondo le ultime stime, in queste condizioni si trovano 400mila famiglie, pari a un milione e 770mila persone.
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Per il 2017 il governo metterà a disposizione 1,6 miliardi, che diventeranno 1,8 miliardi a partire dal 2018. Il fondo dal quale attingere i soldi è stato stanziato dalla legge di stabilità del 2016 e confermato nel 2017. Soddisfatto il premier Paolo Gentiloni, che ha commentato così la notizia dell’approvazione della legge: «Approvata la legge sulla povertà. Un passo avanti per venire incontro alle famiglie in difficoltà. Impegno sociale priorità del Governo».
Quali sono i requisiti per ottenere il reddito di inclusione?
Il reddito di inclusione, o Rei, andrà innanzitutto a sostituire il Sia (Sostegno per l’inclusione attiva), che oggi ammonta a 400 euro al mese. Con la nuova misura gli euro mensili dovrebbero salire a circa 480, variando anche in base al numero di componenti famigliari. Saranno inoltre estesi i requisiti di accesso, che non sono ancora ufficiali, alle famiglie con figli minori o con disabilità grave, a donne in stato di gravidanza e disoccupati over 55. L’Isee per ottenere il Rei dovrebbe comunque essere inferiore o uguale a 3000 euro.
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