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Sono gli ultimi giorni prima dell’attesissimo Referendum Costituzionale del 4 dicembre. Ci sono i sostenitori del sì, i sostenitori del no, i vip che dicono la loro, i giornalisti che argomentano e ora anche Berlusconi ha fatto sapere come intende muoversi: se dovesse vincere il ‘no’, sarà disponibile per un tavolo di confronto con Matteo Renzi.
La mossa di Berlusconi è politicamente subdola, quanto sofisticata: se, come ci si aspetta, dovessero vincere i NO si aprirebbe un nuovo asse Berlusconi-Renzi che metterebbe in minoranza i 5 Stelle confinandoli ancora al ruolo di opposizione per altri lunghi mesi.
La dichiarazione del Cavaliere è avvenuta nel corso della registrazione del programma Matrix. Il giornalista gli domandato se fosse disposto a rimettersi al tavolo con Renzi se vincesse il no, per cambiare la legge elettorale, e lui ha replicato così: ‘Questa riforma trasformerebbe in peggio questo Paese. Bisogna togliere il ballottaggio, fare il proporzionale che porterà ad un governo che rappresenta la maggioranza degli italiani’.
Subito dopo ha voluto chiarire con fermezza la sua posizione sul Referendum: ‘C’è qualcuno che mette in giro la storia del -ni-. Il mio è un no deciso e responsabile’.
Ha parlato anche di un vecchio colloquio con il Presidente della Repubblica: ‘Abbiamo parlato della situazione italiana e se vince il no non cambia nulla, non succederà nulla e si apre la possibilità di una riforma della costituzione molto diversa e positiva’, poi un breve sguardo al passato: ‘Stamattina ho letto i giornali e mi sono pentito di quello che ho detto ieri, io ho fatto riferimento al fisiologico timore soprattutto delle aziende con concessioni governative come la televisione delle possibili iniziative di chi è al potere. Per avere tre reti io dovetti far vincere un referendum. Capisco Boccia e gli industriali che devono essere governativi, ma molti amici miei sono per il no’.
Infine, Silvio Berlusconi ha invitato il Premier Matteo Renzi ad abbassare i toni: ‘La Costituzione va rispettata sempre sia da chi vuole cambiarla sia da chi vuole tenerla, l’art.138 dice che ci vuole un voto referendario sulla riforma. Alla sfida bisogna andare con leggerezza e con un sorriso. Ho detto ai miei: basta replicare alle accuse, rispondiamo nel merito’.