[livebl_intro] [galleria id=”8351″] Matteo Renzi si è dimesso. Con la vittoria del NO al referendum costituzionale finisce l’esperienza al governo del premier che ha annunciato le dimissioni con un discorso sofferto e commosso. Lunedì pomeriggio l’incontro con il presidente Sergio Mattarella per rassegnare ufficialmente le dimissioni. In seguito scopriremo quale sarà il futuro di Renzi. Il mondo della politica e gli elettori si sono spaccati fra chi ha deciso di votare SI e chi ha deciso di votare NO, con una convinzione non sempre decisa a dire il vero. I risultati parlano chiaro: 6 italiani su 10 hanno detto NO alla riforma che Renzi ha personalizzato, mettendo da solo la testa dentro alla ghigliottina. Però c’è un però: pur perdendo, Renzi ha dimostrato la sua forza: il 40% dei voti a lui favorevoli, fatte le debite proporzioni, contano più del 60% dei NO ottenuti dalla coalizione composta da Lega-FI-M5S-FdI e dalla minoranza del PD. In altre parole, Renzi sa di contare ancora molto e probabilmente farà valere il suo peso politico al momento opportuno.
In questo spazio ricapitoliamo brevemente perché, come e dove si è votato e seguiamo insieme ai nostri lettori l’andamento dello spoglio della consultazione referendaria, le immancabili polemiche e tutte le curiosità.
Ricordiamo subito che le urne sono rimaste aperte dalle 7:00 e che è stato possibile votare fino alle 23:00. Il Referendum costituzionale del 4 dicembre 2016 ha posto gli elettori italiani di fronte a un bivio: votare SI o votare NO alla riforma Renzi-Boschi? Il quesito che gli italiani hanno si sono trovati a votare comprendeva cinque punti: la soppressione del CNEL (Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro), la fine del bicameralismo paritario, la riforma del Titolo V della Costituzione, il taglio ai costi della politica e la riduzione del numero dei parlamentari. Dette così sembrano tutte proposte buone, giuste e allettanti. Ma i sostenitori del NO hanno ritenuto che dietro a queste frasi a effetto che suonano come slogan si nascondesse una truffa.
Abbiamo cercato di capirne di più chiedendo il parere di un costituzionalista che ci ha spiegato esattamente i pro e i contro della riforma oggetto del referendum costituzionale.
Di seguito il liveblogging della giornata referendaria aggiornato con i fatti più importanti.
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Chi ha seguito dall’inizio la parabola di Matteo Renzi ricorda un altro tweet: “Arrivo, arrivo” era il tweet che Renzi mandò dal Quirinale, mentre era a colloquio con Giorgio Napolitano per ricevere l’incarico.
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REGIONE | ORE 12:00 | ORE 19:00 | ORE 23:00
PIEMONTE | 21,64 | 60,52 | 72,03
VALLE D’AOSTA | 22,34 | 60,77 | 71,9
LOMBARDIA |23,87 | 64,21 | 74,22
TRENTINO-ALTO ADIGE | 21,58 | 61,46 | 72,23
VENETO | 23,99 | 65,91 | 76,66
FRIULI-VENEZIA GIULIA | 24,37 | 63,31 | 72,51
LIGURIA | 24,14 | 60,56 | 69,73
EMILIA-ROMAGNA | 25,96 | 65,91 |75,93
TOSCANA | 22,18 | 63,59 |74,45
UMBRIA | 19,68 | 61,69 | 73,47
MARCHE | 20,22 | 60,17 |72,84
LAZIO | 19,49 |56,86 | 69,16
ABRUZZO | 18,31 | 57,1 | 68,71
MOLISE | 16,7 | 52,33 | 63,92
CAMPANIA | 15,12 | 46,41 | 58,88
PUGLIA | 16,37 | 48,25 | 61,71
BASILICATA | 14,5 | 47,92 | 62,85
CALABRIA | 13,02 | 44,34 | 54,43
SICILIA | 13,63 | 45,06 | 56,65
SARDEGNA | 18,78 | 51,59 | 62,45
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Uno scatto da Norcia, dove il seggio elettorale è stato allestito in una tenda.
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Il presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano si è recato a votare al seggio del Rione Monti a Roma.
A chi gli ha domandato una valutazione della giornata si è limitato a rispondere con una sola parola: “Importante”. Nella foto, un cittadino si inchina stringendo la mano a Napolitano.
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Una mappa dell’affluenza del voto divisa per regione elaborata da YouTrend con i dati del 2016 comparati con quelli del 2014
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Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella mentre riceve la scheda per votare. Mattarella ha votato alla scuola Giuseppe Piazzi di Palermo.
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Polemiche sul web ed episodi ai seggi per le matite copiative che si cancellano. In rete è diventato virale un post di Piero Pelù, cantante dei Litfiba, sulle matite copiative in dotazione per il voto che si cancellano, seguito da Matteo Salvini. Da Nord a Sud si moltiplicano gli episodi di polemiche, con elettori che chiedono di provare a cancellare le matite: la realtà è che siamo di fronte all’ennesima bufala, come spieghiamo qui.
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“Uno, due, tre…” e imbuca la scheda elettorale specificando: “Comunque, ho votato no”. Matteo Salvini ha votato nel seggio di via Ruffini a Milano, a pochi passi dalla chiesa di Santa Maria delle Grazie.
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Il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha votato nella scuola elementare Edmondo De Amicis di Pontassieve, alle porte di Firenze. Renzi era con la moglie Agnese. Come sempre è Renzi-Show: il presidente del Consiglio si è presentato al seggio e ha scherzato con i presenti: “Io non ho il documento, ma spero di essere riconosciuto!” Nel corso della giornata si è diffusa una bufala secondo la quale il voto di Renzi sarebbe stato annullato a causa del fatto che si è recato a votare privo di valido documento di riconoscimento.
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Silvio Berlusconi, accompagnato da Francesca Pascale, ha votato questa mattina a Roma e ha regalato un piccolo show agli scrutatori. Poi ha parlato ai suoi sostenitori: “Mi raccomando non perdete l’occasione di fare CIAO [al governo Renzi]. Abbiamo una grande battaglia da fare da qui in avanti, e che la possiate fare soprattutto voi che avete le forze giovani. Io cercherò di mettercela tutta mah… mamma mia…” Per Berlusconi anche un altro siparietto, quando un cronista lo ha inavvertitamente toccato col suo microfono.
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La sindaca di Roma Virgina Raggi al seggio.
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La ministra Maria Elena Boschi vota per il referendum ad Arezzo.
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