L’ex presidente del Consiglio Romano Prodi ha annunciato la sua intenzione di voto al referendum costituzionale del 4 dicembre, dichiarandosi a favore del sì. Non mancano le critiche alle riforme proposte dal governo Renzi, ma in sostanza il fondatore dell’Ulivo ha sentito il dovere di spiegare i motivi che lo hanno portato alla decisione di votare sì al Referendum. Ricordando però che la sfida “pro o contro il governo ha indebolito il Paese”.
Una “modesta riforma costituzionale” è stata trasformata in una sfida pro o contro il governo: “Una rissa che ha trasmesso in Italia ed all’estero un senso di debolezza, qualsiasi sarà il risultato di questo referendum” spiega Romani Prodi, mentre la decisione sul contenuto della riforma avrebbe dovuto essere “saggiamente separata dalla sorte del governo”, suggerisce l’ex premier italiano.
“Anche se le riforme proposte non hanno certo la profondità e la chiarezza necessarie, tuttavia per la mia storia personale e le possibili conseguenze sull’esterno, sento di dovere rendere pubblico il mio sì, nella speranza che questo giovi al rafforzamento della nostre regole democratiche soprattutto attraverso la riforma della legge elettorale“, ha scritto in una nota, l’ex presidente del Consiglio e fondatore dell’Ulivo Romano Prodi.
“Voglio solo ricordare – si legge ancora nello scritto di Prodi – che la mia storia personale è stata tutta nel superamento delle vecchie decisioni che volevano sussistere nonostante i cambiamenti epocali in corso. Questo era l’Ulivo. La mia vicenda politica si è identificata nel tentativo di dare a questo paese una democrazia finalmente efficiente e governante: questo è il modello maggioritario e tendenzialmente bipolare che le forze riformiste hanno con me condiviso e sostenuto”.
L’ex premier ha poi proseguito spiegando che: “C’è chi ha voluto ignorare e persino negare quella storia, come se le cose cominciassero sempre da capo, con una leadership esclusiva, solitaria ed escludente. E c’è chi ha poi strumentalizzato quella storia rivendicando a sé il disegno che aveva contrastato”.
Prodi ha infine concluso la sua dichiarazione con una battuta ironica: “Un sì naturalmente rispettoso nei confronti di chi farà una scelta diversa. Dato che nella vita, anche le decisioni più sofferte debbono essere possibilmente accompagnate da un minimo di ironia, mentre scrivo queste righe mi viene in mente mia madre che, quando da bambino cercavo di volere troppo, mi guardava e diceva: ‘Romano, ricordati che nella vita è meglio succhiare un osso che un bastone'”.
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