La battaglia per il Referendum costituzionale del 4 dicembre è ancora aperta. Il comitato Sinistra per il Sì, alle prese con la campagna social, ha commesso un clamoroso scivolone: per invitare i cittadini a esprimere un voto favorevole ha utilizzato una fotografia che in precedenza era stato impiegata per pubblicizzare un centro di igiene mentale dell’Illinois.
COMING OUT dei #SI: #Referendum,epic fail: campagna con la foto usata da una clinica di igiene mentale dell’Illinois https://t.co/1Tc74H6U3E
— Cesare Maria Ortis (@CesareOrtis) 3 novembre 2016
In realtà l’immagine dello scandalo è un’immagine generica: come potete osservare qui sopra, ritrae un gruppo di persone riprese dall’alto, mentre fissano l’obbiettivo.
Con buona probabilità, il comitato per il Sì ha selezionato l’immagine direttamente da uno dei tanti data base, che contengono milioni di foto, che vengono vendute a prezzi modici, per poi poter essere utilizzate per campagne di marketing, comunicazioni commerciali o di qualsiasi altro genere.
La foto selezionata dai creativi per la campagna social del Comitato per il Sì, che annovera tra i suoi sostenitori alcuni illustri testimonial come Vannino Chiti, i ministri Orlando e Martina e Anna Finocchiaro, è stata poi accompagnata dal seguente messaggio:
‘Noi, donne e uomini della Sinistra, sosteniamo le ragioni del Si avendo a cuore prima di tutto democrazia, lavoro, welfare, solidarietà, equità, partecipazione. Per una democrazia inclusiva e decidente. Per una Politica capace di migliorare se stessa e le istituzioni, in cui i cittadini tornino a riconoscersi, per dare voce e protagonismo a chi non ne ha’.
Sembra proprio un epic fail in piena regola: la fotografia che trionfa sull’homepage del Comitato Sinistra per il Sì, in realtà nasconde uno scheletro nell’armadio: prima di promuovere un voto, ha pubblicizzato un centro di cura mentale, il Josselyn Center di Northfield, in Illinois.
Chi ha fatto l’esilarante scoperta? I primi ad accorgersene sono stati un utente Twitter e il Fatto Quotidiano.