In occasione dell’iniziativa per il No al referendum Costituzionale organizzata a Firenze da Sinistra italiana, anche Nichi Vendola, il segretario di Sinistra Ecologia e Libertà è intervenuto per spiegare le ragioni del suo ”no” alla riforma tanto sostenuta dal governo Renzi. In Rete però, più che le istanze di chi non accetta il cambio della Costituzione ha fatto successo il cartellone con il manifesto della giornata, in cui si legge un imbarazzante refuso, un errore: la parola referendum infatti è stata ‘tagliata’ in refendum.
Ricordatevi di votare NO! https://t.co/5Du96epZ3D #refendum pic.twitter.com/BWyM9KUI4K
— Noi diciamo no! (@noidiciamono) 3 ottobre 2016
Sul web in tanti hanno commentato la vicenda con ironia, come ad esempio il profilo fake parodia di Pippo Civati, che twitta ”purtroppo gli unici disposti a lavorare per noi del No erano i grafici della Lorenzin”:
"Refendum", perché purtroppo gli unici disposti a lavorare per noi del No erano i grafici della Lorenzin pic.twitter.com/BgNWgz9mUC
— Cippo Pivati (@piwati) 2 ottobre 2016
Ma alla fine anche Sinistra Italiana, promotrice dell’iniziativa, ha ironizzato twittando:
@robsavastano pic.twitter.com/CbfHHQrBqa
— Sinistra Italiana (@Sinistrait_) 3 ottobre 2016
E replicando sui media: “Per errore abbiamo mandato in stampa la cartella con il file sbagliato, dove c’era un refuso sulla parola referendum. Ovviamente, ce ne siamo accorti quando ormai era troppo tardi per correggerlo e ce ne scusiamo con tutte e tutti. Diversi giornali stanno ovviamente dando più risalto a questo refuso che alla bella e partecipata manifestazione di sabato a Firenze. Cosa ci siamo dovuti inventare pur di avere un po’ di spazio mediatico a favore del No!“.