Il segretario di Rifondazione Comunista, Paolo Ferrero, ha denunciato il presidente del Consiglio Matteo Renzi con l’accusa di induzione all’astensione. A poche ore dal giorno del referendum sulle trivelle, le dichiarazioni del premier hanno scatenato la bagarre politica, provocando reazioni come questa. E su Facebook Ferrero racconta il perché della sua decisione usando gli hashtag #referendum #Renzigohome.
”Ho appena denunciato alla Procura della Repubblica di Roma Matteo Renzi per il reato di induzione all’astensione ai sensi dell’art. 51 della legge 352 del 25 maggio 1970 che recita “…chiunque investito di un pubblico potere o funzione civile o militare, abusando delle proprie funzioni all’interno di esse, si adopera (…) ad indurli all’astensione, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni (…)”.”
Contro Renzi ma a favore del sì”Le sue recenti dichiarazioni pubbliche a favore dell’astensionismo al referendum di domenica contro le trivelle – proseue il post – costituiscono una palese violazione della legge e noi chiediamo alla Magistratura che il Presidente del Consiglio venga sanzionato. Dopo quest’ennesima offesa alla democrazia, questa ulteriore dimostrazione di arroganza di un premier che non rispetta le leggi della Repubblica, Renzi se ne deve andare a casa. Gli italiani invece vadano a votare «Sì» domenica 17 aprile, contro le trivelle e contro questo governo che calpesta democrazia e Costituzione”.