Ritrovato il cadavere del 77enne Giuseppe Pedrazzini, era all’interno di un pozzo. I familiari non avevano denunciato la sua scomparsa.
Intorno alle 7 del mattino di questo giovedì 12 maggio, si è conclusa la dura ricerca per ritrovare Giuseppe Pedrazzini, l’anziano di Toano (un paesino del Reggio Emilia) scomparso da qualche tempo e rinvenuto proprio oggi dentro ad un pozzo vicino a casa sua. E’ stata la moglie a riconoscerne il cadavere, prelevato successivamente grazie all’aiuto dei vigili del fuoco e con la collaborazione dei carabinieri di Castelnovo Monti.
Nessuno aveva notizie di Giuseppe da mesi; gli amici dicono di averlo cercato invano in giro per il paese e nei territori dell’Appennino reggiano prima di rivolgersi alle autorità. Sono stati i cani molecolari i principali conduttori delle ricerche, i quali hanno fiutato il luogo del misfatto dopo un’attenta perlustrazione durata più giorni nell’area attorno alla casa di campagna del signor Pedrazzini.
Purtroppo il corpo senza vita dell’anziano è stato trovato più vicino di quanto ci si aspettava, all’interno di un pozzo coperto da una pesante e spessa lastra di metallo. Nonostante questo i cani sono riusciti comunque a rintracciare la presenza del cadavere, situato ad una profondità di quattro metri e mezzo. Sul posto erano presenti Piera Cristina Giannusa del Pubblico Ministero, il Maggiore Pallante, capo del Nucleo Investigativo, ed il colonnello Stefano Bove a comando dei carabinieri.
Le operazioni per recuperare il cadavere sono state non poco complicate, tanto che si è dovuto ricorrere all’aiuto dei vigili del fuoco e di un carro attrezzi per rimuovere la pesante lastra sul pozzo. La missione si è conclusa verso le otto di sera dello stesso giorno del ritrovamento.
La famiglia di Giuseppe non ne ha mai denunciato la scomparsa, dunque sono stati i suoi amici ad occuparsene, essendo che non ricevevano sue notizie ormai da due mesi, segnalando quindi il caso ai carabinieri.
I familiari dell’uomo sono stati subito scortati in caserma per alcune indagini, assistiti dall’avvocato Ernesto D’Andrea. La figlia insieme al marito sono già stati interrogati, senza però fornire nessuna informazione apparentemente utile agli inquirenti. Ora tocca alla moglie di Giuseppe, principale sospettata: ci si chiede come mai i parenti più stretti dell’anziano non si siano preoccupati di cercarlo o di rivolgersi alla polizia.
Le cause della morte sono ancora da accertare, ma si è già considerata la possibilità che possa essersi trattato di un omicidio. Eventuali aggiornamenti si verranno a sapere nei prossimi giorni.
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