Un uomo è stato arrestato a Reggio Emilia, dopo che i Carabinieri hanno accertato gli abusi verso una ragazza 14enne.
I fatti risalgono al 2009 e la vittima è la figlia della sua ex compagna.
È difficile confessare di essere finiti nel mirino di un adulto che ha attenzioni troppo invadenti nei nostri confronti. Una ragazza di 14 anni ha avuto il coraggio di farlo.
Era il 2009 quando l’uomo ha abusato di lei, con cui era entrato in contatto poiché era il nuovo compagno di sua madre. Così vivevano tutti insieme sotto lo stesso tetto, in una casa di Reggio Emilia ma all’interno di quelle mura tutto c’era tranne che un sicuro nido familiare.
La sentenza del Tribunale è stata emessa oggi e anche se la violenza si è verificata anni fa, finalmente le indagini hanno portato a evidenziare gravi indizi di colpevolezza verso l’uomo, un 56enne originario di Val d’Enza.
Ora sconterà in carcere la condanna a 6 anni e 4 mesi per aver abusato sessualmente della ragazza per un periodo di 6 anni, quindi anche dopo che questa era diventata maggiorenne.
Ci vorrà del tempo e un sostegno psicologico per la giovane donna che oggi ricorda questi fatti come un pezzo del suo passato che vorrebbe rimuovere, ad ogni modo tutti le saranno vicino per aiutarla a superare il trauma e tornare serena.
Queste cose vengono scoperte grazie alla coraggiosa denuncia delle vittime e anche in questo caso è stato così. L’adolescente infatti ha avuto la forza di dire tutto alla mamma.
Con lei poi si è recata dai Carabinieri di zona per raccontare i dettagli delle violenze, sebbene fossero molto dolorosi per lei. La giovane ha ricordato in particolare un episodio in cui mentre la baciava le ha detto che aveva intenzione di insegnarle come si faceva.
In realtà, i Carabinieri hanno appurato che gli abusi andavano avanti già da tempo, infatti l’uomo aveva messo gli occhi addosso alla ragazzina già dal 2003, anno in cui si era stabilito in casa della madre.
La donna è fortemente scioccata quando ascolta le parole fuoriuscire con fatica dalla bocca di una figlia scossa e impaurita, probabilmente restia a parlare perché si vergogna troppo e quasi si sente in colpa, senza riuscire nemmeno a incrociare lo sguardo con i suoi interlocutori.
In questo carattere chiuso e riservato probabilmente l’orco ha intravisto la vittima perfetta per le sue avances, tuttavia già dai primi giorni i rapporti fra i due erano conflittuali ma è chiaro che si trattava di una presenza nuova che ha stravolto la sua vita e la ragazza aveva bisogno di tempo come è normale che sia.
Non accettava probabilmente una figura maschile diversa da suo padre però poi pian piano le tensioni sono state superate perché l’uomo aveva un approccio molto amichevole, inoltre si comportava molto bene con sua madre.
Così la ragazza ha acquisito fiducia e si è aperta con il compagno della donna facendogli alcune confidenze. I Carabinieri hanno capito che la molla perversa nella mente del 56enne è scattata quando l’adolescente gli ha rivelato di aver conosciuto un coetaneo ma era preoccupata perché attratta da lui ma inesperta, così l’uomo si è offerto di insegnarle a baciare.
Da quel momento sono iniziate le violenze sessuali, era il 2009 e sono continuate per 6 anni, poi le indagini sono andate avanti e si è arrivati all’arresto per violenza sessuale aggravata.
Torniamo a parlare di abusi sessuali alla vigilia della Giornata internazionale dei diritti delle donne e ancora una volta le autorità incitano a denunciare episodi simili perché nessun uomo deve permettersi di fare violenza fisica o psicologica nei confronti di una donna, di qualsiasi età. È importante parlare e non vergognarsi, solo così si può contrastare questa piaga.
La corretta gestione del Sistema Tessera Sanitaria rappresenta un aspetto fondamentale per tutti gli operatori…
Il volto di una madre che ha perso una figlia racconta spesso più di mille…
Un silenzio solenne avvolgeva le strade, rotto solo dal suono cadenzato dei passi e dal…
Ci sono momenti in cui sembra impossibile mantenere la concentrazione. La mente vaga, le distrazioni…
La stagione fredda porta con sé molte domande sulla routine quotidiana, ma c’è un gesto…
Se c'è un momento in cui tutto sembra sospeso, è quando un atleta raggiunge un…