Il feretro della Regina Elisabetta è giunto nella cattedrale di St Giles a Edimburgo. Trasportato in spalla dalla guardia d’onore del Royal Regiment of Scotland, è stato accolto dal suono delle trombe e dalla bandiera scozzese con la croce di Sant’Andrea.
Sul feretro della regina è stata inoltre posta la corona di Scozia, la quale era stata consegnata alla sovrana al momento della sua incoronazione nel 1953. La corona è stata forgiata con oro scozzese ed è composta da ben 22 gemme diverse.
La bara della Regina è dunque arrivata questo pomeriggio nella cattedrale di St Giles, accompagnata da un lento corteo che ha visto presenziare l’intera famiglia reale. La defunta regina rimarrà all’interno della cattedrale per circa 24 ore, durante le quali sarà esposta al pubblico. Per poi essere riportata a Londra.
La sala della cattedrale è infatti colma di gente silenziosa e addolorata dalla perdita della regina. A scortare la bara vi è invece il reparto d’onore del reggimento reale scozzese, con le armi in spalla e il kilt. Vestiario tipico del posto.
Il Re Carlo, insieme agli altri figli della regina Anna e Edoardo sono dietro la bara vestiti in tenuta da parata militare. Mentre Andrea si trova con gli abiti civili, in quanto è stato sospeso dai titoli della dinastia a causa del suo coinvolgimento nello scandalo Epstein.
Presenti alla cerimonia anche la premier britannica Liz Truss e la prima ministra indipendentista del governo scozzese Nicola Sturgeon.
Oggi inoltre, il neo re Carlo III ha avuto per la prima volta, nelle sue nuovi vesti, l’accesso al parlamento. Accompagnato dalla sua consorte Camilla, il Re ha parlato della dedizione di sua madre nei confronti del paese. Promettendo di seguire le sue orme. Ha poi giurato fedeltà alla forma di governo costituzionale che caratterizza l’Inghilterra.
Ha poi concluso il discorso con una frase di Shakespeare dedicata alla defunta sovrana:
“Modello di vita di tutti i principi”.
Così Carlo ha definito la Regina Elisabetta.
Ad aprire la cerimonia a Westminster, sede del parlamento britannico, sono stati proprio i discorsi dei rappresentanti delle due camere, volti ad onorare la defunta sovrana; e allo stesso tempo accogliere il nuovo re.
Al termine della cerimonia invece è stato cantato il nuovo inno nazionale, in onore del nuovo re. “God save the King”. Poco dopo il re e la regina si sono recati in Scozia per la cerimonia nella cattedrale di St Giles.
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